giovedì 7 gennaio 2021

Mettere subito in sicurezza gli edifici del parco Talon. Lo chiede Lisei (Fdi) in una interrogazione

Il consigliere regionale rileva un costante peggioramento delle strutture (recentemente si è verificato il crollo totale dell’ala del rudere della corte colonica di San Gaetano) e chiede quindi all’amministrazione regionale “se non si ritenga, tenuto conto che l’amministrazione comunale di Casalecchio dovrebbe monitorare la situazione, che ci sia una oggettiva responsabilità per questa situazione di potenziale pericolo”

Marco Lisei

Dubbio segnala:

Con un’interrogazione Marco Lisei di Fratelli d’Italia chiede al governo regionale di “prendere immediati provvedimenti” per la messa in sicurezza e la salvaguardia dei fabbricati di proprietà pubblica del parco della Chiusa (anche detto parco Talon) a Casalecchio di Reno, nel bolognese.

Nel parco, spiega il consigliere, “sono infatti presenti cinque corti coloniche e tre ville che nel corso degli anni hanno visto un costante peggioramento delle loro condizioni”.

Il Talon, inserito nell’elenco delle zone speciali per la conservazione della biodiversità, ricopre una superficie di circa 110 ettari.

Da quanto risulta, rimarca Lisei, “nell’ottobre 2019 è stato sottoscritto un contratto di concessione del servizio integrato di gestione del verde urbano del comune di Casalecchio che comprende, oltre a tutte le aree verdi presenti sul territorio comunale, anche il parco della Chiusa: un contratto di partenariato pubblico-privato della durata di 19 anni (per 13 milioni di euro) con il raggruppamento ‘La Chiusa’ (la concessione prevede anche l’assegnazione al gestore degli edifici presenti all’interno del parco)”.

È notizia recente, entra poi nello specifico il consigliere di Fratelli d’Italia, “l’avvenuto crollo totale dell’ala del rudere della corte colonica di San Gaetano che si affacciava su via Panoramica”. L’amministrazione comunale di Casalecchio, aggiunge il capogruppo, “sostiene che i ruderi presenti all’interno del parco sono oggetto di controlli sistematici, tuttavia non è la prima volta che succede una casa del genere, con rischi anche per i frequentatori di questa importante area verde”.

Per questo Lisei chiede all’amministrazione regionale, che coordina gli enti gestori delle aree della Rete Natura 2000 (di cui fa parte anche il parco della Chiusa), “se non si ritenga, tenuto conto che l’amministrazione comunale di Casalecchio dovrebbe monitorare la situazione, che ci sia una oggettiva responsabilità per questa situazione di potenziale pericolo”.

(Cristian Casali)

 

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