mercoledì 1 aprile 2020

L’Italia ha un cuore

di nonna Gegè

Pandemie, guerre, terremoti, tsumani, tutte grandi calamità che spezzano vite umane, ma niente può far morire L’AMORE.
L’amore è come una meravigliosa pianta con profonde radici attecchite al cuore dell’uomo che rifiorisce sempre puntualmente quando l’umanità sta per soccombere a queste tragedie.
Lo spettro della morte, in questi frangenti, ci accomuna, non più divisioni sociali, nessuno può ritenersi indenne da rischi e così per allontanare l’ombra della paura ci riscopriamo tutti più buoni.
In questo tempo di CORONAVIRUS sono stati fatti diversi appelli per fronteggiarlo al meglio.
Un appello per “reclutare” medici sia giovani che pensionati: si sono resi disponibili in 8.000 .
Anche Bergamo ha richiesto 15 imbianchini volontari per una nuova struttura ospedaliera in fase di approntamento, ben in 150 hanno dato la loro disponibilità.
Ciò dimostra un forte segnale di solidarietà ed AMORE.
Tanti medici eroi, non solo per il giuramento di IPPOCRATE, hanno pagato, per curare ammalati, un prezzo troppo alto perdendo la vita. L’incessante e faticoso lavoro del personale infermieristico è andato oltre le loro mansioni: tutti danno il massimo senza orari senza riposi e la volontà di fare qualcosa di importante come salvare vite umane non ha lasciato posto alla paura. .
L’uomo nasce con l’impulso di amare e appena se ne manifesta l’occasione non perde tempo a tirar fuori le sue potenzialità, le doti nascoste e la forza interiore, quella forza che ci spinge ad andare avanti anche se gli ostacoli sono tanti.
E ’ben vero che le risorse fisiche e mentali del nostro essere sono infinite e solo in questi frangenti ci accorgiamo che quasi sempre noi viviamo al di sotto delle nostre vere capacità.
Nei momenti più bui della vita la potenzialità dell’uomo emerge e così quella assopita solidarietà, con il suo motore, avanza producendo una energia senza pari.
Il CUORE DEGLI ITALIANI TUTTI è GRANDE e quando la storia racconterà non potrà non sottolineare l’AMORE che in questa pandemia ha unito tutti noi.

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