di Stefano Muratori
Le
primarie del centrosinistra, aperte a più candidati del PD, sono state un
successo. Se non ci fosse stato il condizionamento del 98% dell’apparato PD
schierato per il proprio segretario, Renzi avrebbe vinto al primo turno. La
vittoria di Renzi ha anche avuto l’effetto di offuscare la candidatura di
Vendola, il quale a mio parere se non fosse stato per il sindaco toscano
avrebbe avuto un successo paragonabile a quello che ha avuto in Puglia.
Intanto
continuiamo a sentire il ritornello di un Renzi più a destra dello stesso
Monti. Nell’apparato PD sono in molti a lavorare per il ritorno di Monti dopo
le politiche, ma la paura che si sta diffondendo fra i “fedeli” del partito non
è che possa ritornare Monti, ma che possa essere eletto un uomo non abbastanza
di sinistra come sarebbe Renzi. Il paradosso è più che evidente, eppure a
questo siamo arrivati.
Comunque
vorrei proporre un metro oggettivo per giudicare quanto poco “pericoloso” sia
Renzi per la sinistra.
Nel 2009
Matteo Renzi è stato eletto sindaco di Firenze nel 2009. A distanza di oltre 3
anni la popolazione del centrosinistra di Firenze ha dato il 52,4 % a Renzi ed
il 32,8 a Bersani.
Questo a mio
parere è un dato molto rilevante, che fa capire quanto fuorviante sia la facile
etichetta di “fenomeno mediatico”. I sindaci non hanno vita facile in questi
ultimi anni, e tutti sappiamo quanto sia difficile nelle attuali ristrettezze
apparire come un “buon sindaco”. Se Renzi non si fosse guadagnato l’ammirazione
dei propri concittadini di sinistra con fatti concreti non sarebbe certamente
così apprezzato. Lo stesso vale per l’intera regione Toscana, che può
altrettanto bene essere considerata una buona cartina di tornasole per il
gradimento di Renzi fra gli elettori della sinistra. Nella intera regione
Toscanna Renzi ha ottenuto il 52,1 e Bersani il 36,1.
Non mi pare
leale poi accusare Renzi di essere un “fenomeno mediatico” da parte di coloro
che sono in tutti i talk show ed hanno ottenuto una visibilità mediatica
nettamente superiore a quella di Renzi. Caso mai a parità di fenomeni mediatici
Renzi è quello che piace. Inoltre è bene ricordare che l’apparato del PD si è
schierato in massa (pare sia il 98%) in favore di Bersani per ordine di
scuderia. Fra questi la Presidente del partito Rosi Bindi, che ha affermato che
Renzi è “ospite” del PD.
A causa
della anomalia di un apparato che si schiera contro un proprio candidato, ora
ci si chiede che cosa succederebbe se vincesse Renzi. Ma non è colpa degli
elettori che votano Renzi se l’apparato del PD non capisce la differenza fra
funzione organizzativa e corporazione.
Comunque ora
si farà il ballottaggio.
Domenica
prossima si tornerà a votare, e tutti potranno farlo. Chi non si fosse iscritto
prima lo potrà fare ora dichiarando di non aver potuto iscriversi per ragioni
oggettive. Però deve agire entro il 30 Novembre come indicato dalla delibera n°
24 del regolamento disponibile a questo link
Quindi chi
volesse iscriversi al ballottaggio, se non lo ha fatto prima, è bene che
contatti subito un rappresentate di circolo PD o altra organizzazione legata
alle primarie.
Chi può votare alle primarie del centro-sinistra?
Con la delibera del Collegio dei Garanti
n. 3 sono state chiarite le tre condizioni che devono ricorrere
[contemporaneamente] perché si possa escludere dal voto alle primarie un
cittadino che ne faccia richiesta:
1. che operi
nell’ambito di un “partito o movimento” politico (dunque l’esclusione non
può essere fatta valere nei confronti di cittadini che aderiscono ad
associazioni a carattere civico);
1. che il
partito o movimento politico sia alternativo alla coalizione di centro
sinistra “Italia Bene Comune”, cioè alla specifica coalizione costituita in
vista delle elezioni politiche nazionali del 2013, come nel caso di PdL, Lega,
Fli, Udc, IdV, Movimento 5 Stelle (dunque l’esclusione non può essere fatta
valere nei confronti di cittadini che sostengono o sono stati eletti in liste
civiche o di partito che si oppongono ad una qualsiasi delle mutevoli
coalizioni di centrosinistra che amministrano una singola città, provincia o
regione, altrimenti alcuni componenti della coalizione “Italia Bene Comune” si
troverebbero paradossalmente tra gli esclusi);
2. che il
cittadino in questione svolga attualmente attività politica nell’ambito di
quel partito o movimento (dunque non si può essere esclusi per il solo
fatto di avere sostenuto in passato o di essere stati candidati per i partiti e
movimenti in questione).
3 commenti:
aggiungo una lettura alternativa ma suggestiva.
si poteva votare renzi per stare piu' a destra nella sinistra piuttosto che cedere le redini a vendola che sta all'estrema sinistra della sinistra.
oppure si poteva andare a votare renzi senza essere di sinisttra piuttosto che avere davanti i bersani i dalela i bindi i fioroni e i tanti soloni.
Si poteva fare votare Renzi da solo, avrebbe ottenuto il 100%!!!
Renzi viene escluso dalle televisioni: non si accende la tv su programmi di informazione politica che non si veda Renzi..
Capisco che chi sostiene Renzi lo voglia vincitore a tutti i costi ma, in democrazia, i cittadini votano chi vogliono che l'apparato dica "a" o "b", ci sono diversi "anzian rottamabili" che sostengono Renzi.
Finiamola di piangere se il giochino non te lo danno.
Cerchiamo di vedere il lato positivo, caro Muratori Stefano, e non essere sempre cosi pessimista.
Lillo
Vendola è patetico, bersani è da 20 anni che è in politica e non ci piace, renzi non è un politico ma ha la faccia pulita come non pochi politici e ci piace......per questo la vecchia guardia della politica che ha paura di andare a casa..... ha paura di RENZI.
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