Resterà nei ricordi come una delle nevicate più abbondanti degli ultimi anni, quella di questo inizio di febbraio.
Dopo un inverno che si presentava come siccitoso in quanto avarissimo di precipitazioni (dalla vigilia di Natale, quando una bella spruzzata di neve regalò l’atmosfera giusta per la ‘Santa Notte’, non era più caduto nulla), ecco che da martedì a sabato, quasi ininterrottamente la neve è fioccata in abbondanza ed ha reso spettacolare il paesaggio delle nostre vallate.
Dai circa 60 centimetri della pianura si è arrivati, in alcune zone collinari anche ad 80.
A chi giunge a Sasso Marconi dal casello autostradale, la Rupe fornisce la sua inconfondibile sagoma agghindata dal bianco vestito dei momenti migliori e la figura di Guglielmo Marconi installata nella rotatoria dello svincolo stradale è incappucciata con un altissimo colbacco di neve.
I fiumi Reno e Setta si snodano , con il loro nastro argenteo, tra le sponde innevate e le colline intorno sono tutte vestite di bianco con guarnizioni fornite dagli alberi e dalle siepi.
Le case si sono già arricchite con i ghiaccioli che pendono dai tetti. La temperatura al di sotto dello zero anche durante il giorno infatti sta formando sculture di ghiaccio.
Nonostante il prolungarsi costante della nevicata, le strade sono state sempre praticabili, non solo le statali, ma anche le provinciali e le comunali che hanno visto l’impegno lodevole dei mezzi di sgombero. Bravi ragazzi!
Le foto sono state scattate questa mattina, prima tregua con qualche sprazzo di sole, a Sasso Marconi, Fontana, Pieve del Pino, Badolo e Marzabotto.
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