Ha suscitato sorpresa e polemiche la chiusura della Scuola elementare di Fontana, decisa nonostante i recenti e consistenti interventi di messa in sicurezza, riqualificazione energetica e adeguamento sismico dell’edificio. Una decisione che ha spinto i consiglieri comunali di minoranza di Sasso Marconi a presentare un’interrogazione. «Nonostante le assicurazioni ricevute – si legge nel documento – si è proceduto ugualmente alla chiusura del plesso scolastico di Fontana. Poiché l’edificio è stato ampiamente ristrutturato, chiediamo quale sarà la futura destinazione dell’immobile e se possa essere riconvertito, ad esempio, in alloggi popolari, asilo o centro di accoglienza».
Il sindaco Roberto Parmeggiani ( nella foto) ha chiarito che la decisione non è dipesa dall’amministrazione comunale, che anzi «si è impegnata per evitarla», ma dall’amministrazione scolastica. «Il personale disponibile non era sufficiente a garantire la sicurezza indispensabile della comunità scolastica» ha spiegato il primo cittadino. Parmeggiani ha aggiunto che «un edificio riqualificato sotto il profilo energetico e sismico resta una ricchezza del Comune e sarà riutilizzato nella forma che i residenti della frazioneriterranno più opportuna».
Il
confronto politico si è poi spostato sul tema del centro di accoglienza
di Villa Angeli a Pontecchio, con il capogruppo di minoranza Stefano
Pedrelli ( nella foto) che ha ipotizzato un collegamento con la chiusura del centro
bolognese di Villa Aldini. Ipotesi respinta dal sindaco, secondo cui «le due
strutture hanno caratteristiche differenti e non sono alternative tra loro».
Parmeggiani ha inoltre voluto respingere con decisione le voci circolate in
paese e sui social che attribuirebbero a lui la responsabilità diretta della
vicenda: «La gestione dei centri di accoglienza è competenza esclusiva della
Prefettura, che agisce in piena autonomia. Ho solo potuto esprimere,
inutilmente, le mie perplessità e i miei dubbi».
Infine, il sindaco ha rivolto un attacco al Governo nazionale, accusato di non aver mantenuto gli impegni annunciati nella gestione dei flussi migratori. «I minori non accompagnati sono troppi nelle nostre aree – ha denunciato – e continuano ad arrivare, inserendosi nelle bande già esistenti, con conseguenti ricadute sulle comunità locali. Continua anche ad aumentare l’impegno delle Forze dell’Ordine, costrette a un continuo e attento monitoraggio».
5 commenti:
La reimmigrazione deve essere sostenuta da tutto il tessuto civile della comunità, gli immigrati vanno costretti al ritorno a casa, gli imprenditori non devono dare lavoro, anche al costo di perdere manodopera sottopagata, le parrocchie devono smettere di sostenere persone la cui religioni confliggono con iloro parrocchiani, i Comuni devono smettere di elargire denaro a fiumi a famiglie di migranti con 7 figli, si punti a coinvolgere la popolazione autoctona migliorandone la formazione professionale, sostenendola, deviando i fondi per le famiglie immigrate in difficoltà economica, verso le famiglie italiane in difficoltà, non vedo niente di sbagliato ad essere italiano, non capisco perchè vedo una grande manovra per sostituirci con altra gente di altri luoghi,
Concordo con Lei
Scusi, quale sono i fondi riservati solo alle famiglie immigrati?
Scusi, sta dicendo che è sempre colpa degli immigrati? Sulla mafia e invasione fiscale niente. A lei hanno fatto veramente il lavaggio del cervello.
Anonimo delle 17.12, non si capisce niente, spiega meglio.
Posta un commento