Mastacchi (Rete Civica): “Riconoscere il caregiver come figura
professionale e garantirgli tutele previdenziali”
Promuovere il riconoscimento professionale dei
caregiver, garantire loro tutele previdenziali — come i contributi figurativi —
e valutare l’istituzione di un elenco regionale unico dedicato.
È quanto chiede alla Regione Emilia-Romagna il consigliere regionale Marco Mastacchi (Rete Civica) attraverso
una risoluzione presentata all’Assemblea
legislativa.
L’obiettivo è costruire un sistema di
tutele organico e sostenibile, capace di valorizzare il ruolo centrale del
caregiver e superare la frammentazione normativa attuale.
«Quasi tutti, nel corso della vita, si trovano ad assistere un genitore
anziano, un partner o un figlio con disabilità — spiega Mastacchi —. È un gesto
d’amore, ma quando diventa un impegno a tempo pieno, non retribuito e senza
diritti, servono risposte concrete».
Secondo i dati dell’Osservatorio DOMINA e del CNEL, in Italia oltre 8 milioni di persone si prendono cura di
familiari non autosufficienti. Tra loro, più di 3,2 milioni hanno lasciato il lavoro per dedicarsi
all’assistenza, mentre altri 2 milioni
hanno optato per un part-time. Un “esercito silenzioso” che assiste
circa 4 milioni di cittadini fragili,
garantendo un servizio essenziale che alleggerisce il sistema sanitario e
sociale.
Molti caregiver svolgono mansioni
complesse, spesso comparabili a quelle degli operatori socio-sanitari o persino infermieristiche: gestiscono presidi
medici come PEG, tracheostomie o cateteri, somministrano farmaci salvavita ed
eseguono medicazioni avanzate. Eppure, questa figura resta priva di un
riconoscimento giuridico, economico e previdenziale.
«L’abbandono del lavoro espone i
caregiver a un concreto rischio di impoverimento — sottolinea Mastacchi —. Il
riconoscimento dei contributi figurativi non è un dettaglio tecnico, ma una
battaglia di dignità e sicurezza per migliaia di persone».
Accanto al tema economico, il consigliere evidenzia anche quello umano:
isolamento, stress e carico emotivo che incidono sulla salute fisica e
psicologica di chi assiste.
La proposta di Mastacchi punta alla professionalizzazione del ruolo,
valorizzando le competenze maturate “sul campo” con percorsi formativi
specifici — teorici e pratici — che consentano di uniformare le competenze e
offrire una certificazione spendibile nel
mercato del lavoro. L’obiettivo è creare una figura autonoma ma
complementare a OSS e infermieri.
L’istituzione di un elenco regionale unico dei caregiver
servirebbe non solo a mappare e riconoscere queste figure, ma anche a costruire
una rete territoriale di supporto e nuove opportunità occupazionali per chi ha
concluso la propria missione di cura.
L’Emilia-Romagna è stata tra le prime
regioni a riconoscere formalmente la figura del caregiver, con la Legge regionale n. 2 del 2014,
rafforzata dalla Legge n. 5 del 2024,
che ha istituito un fondo dedicato con i primi finanziamenti previsti per il
2025.
Con questa risoluzione, Mastacchi chiede alla Regione di farsi promotrice di un
confronto istituzionale con il Governo e la Conferenza delle Regioni per il riconoscimento giuridico
e previdenziale della figura del caregiver familiare.
3 commenti:
Il termine Badante cosa ha che non va?
Il termine "badante" cosa ha che non va?
Nulla nel termine badante, ma nell'articolo si parla di familiari che si prendono cura dei loro cari GRATIS!!!!
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