venerdì 11 luglio 2025

Accordo triennale tra Fondazione del Monte e Ente Parchi Emilia Orientale per la tutela della biodiversità nelle aree protette bolognesi


di Luca Orsi 

La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale hanno firmato un accordo triennale di collaborazione per la valorizzazione e la tutela della biodiversità negli Appennini e nelle aree interne della provincia di Bologna.

L’intesa prevede un piano di interventi articolato su quattro direttrici principali:

·         Educazione ambientale: attività didattiche e visite guidate rivolte alle scuole nelle sei aree protette del territorio bolognese (Corno alle Scale, Laghi di Suviana e Brasimone, Monte Sole, Gessi Bolognesi, Abbazia di Monteveglio e Contrafforte Pliocenico).

·         Formazione permanente: cicli di incontri e corsi in collaborazione con l’Università della Terza Età a partire dall’autunno 2025.

·         Crediti di carbonio: azioni per la riforestazione, la tutela degli ecosistemi e l’ottenimento della certificazione internazionale per l’immissione sul mercato dei crediti.

·         Conservazione forestale e recupero dei castagneti: monitoraggio della biodiversità e interventi per la gestione delle aree castanicole nel Parco di Monte Sole, in sinergia con il Centro nazionale di Biodiversità Forestale di Varano (Alto Reno Terme) e l’Accademia Nazionale di Agricoltura.

«L’accordo rientra nel progetto Aspira, il programma che la Fondazione ha avviato per sostenere le attività e lo sviluppo sostenibile dell’Appennino – ha dichiarato Pierluigi Stefanini, presidente della Fondazione del Monte –. Riteniamo fondamentale promuovere la cultura ambientale, tanto tra i giovani quanto tra le persone anziane, creando consapevolezza e rafforzando il senso di comunità. Il lavoro di rete con gli enti locali è un passaggio essenziale per costruire percorsi concreti e duraturi».

Soddisfazione anche da parte di Tiberio Rabboni, presidente dell’Ente Parchi Emilia Orientale: «Ringrazio il presidente e il Consiglio della Fondazione per questo importante sostegno. L’accordo rappresenta molto più di un contributo economico: è il riconoscimento del ruolo strategico che i Parchi svolgono nella conservazione della biodiversità. Un ruolo che si fonda sulla limitazione dell’impatto antropico, ma anche sulla promozione di attività sostenibili come il turismo lento, lo sport all’aria aperta, l’educazione ambientale e la ricerca scientifica. Questo accordo rafforza il nostro impegno e apre nuove prospettive di valorizzazione per le comunità e i territori tutelati».

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' Orwell, parlano di impatto antropico in zone dove le persone sono state forzate ad andarsene, impatto antropico dove abbiamo abbandono del territorio e desertificazione sociale, impatto antropico dove a causa loro, non vive più nessuno, queste persone vengono per creare una narrativa falsa, distruttiva. Orwell. “La pace è guerra, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza”