mercoledì 17 maggio 2023

Anche Ponte Albano è chiuso al traffico.


Persino il ponte Albano è chiuso per allagamento. Sembra una presa in giro: il piano della struttura è allagato, l'acqua non cadrebbe  più nel fiume, ma resterebbe sul piano di scorrimento delle auto. Così almeno raccontano coloro che hanno transennato la strada con divieto di passaggio e che presidiano il punto di blocco. Anche  la Rupe non poteva rinunciare al suo ruolo di 'pericolo costante' e stanotte avrebbe fatto cadere alcuni massi, fortunatamente di piccole dimensioni, ma sufficienti per generare preoccupazione. 

Via Mongardino è chiusa e una nuova frana ha invaso il tratto asfaltato all'altezza del Loghetto. Via Catello è chiusa, come pure via Lagune, sulla salita che precede il bivio che porta alla chiesa. Una grossa frana sul lato a valle, iniziata molto pericolosamente alla prima ondata di maltempo, con questa seconda ondata si è aggravata. I sottopassi della nuova Porrettana sono allagati: quello di San Lorenzo è chiuso e quello di via Primo Maggio nessuno prova ad attraversarlo. Lo fanno solo i Tir. Rio Verde è tracimato in più punti per frane che gli hanno riempito il letto su cui scorre normalmente e lo costringono a percorrere i campi. Non abbiamo girato altri punti del Comune perchè ci è sembrato che il quadro che si presenta in una piccola parte di esso sia sufficiente a rappresentare una situazione al limite della tragicità; con il ponte Albano chiuso e il Da Vinci demolito per manutenzione, le valli del Reno e del Setta si trovano quasi prive di comunicazione viaria con la città. 

Protagonista del disastro ambientale l'ha certamente  l'eccezionalità degli eventi atmosferici a cui impotenti stiamo assistendo, ma un aggravamento degli effetti è certamente da attribuire alla mancata manutenzione sulle strade, attività disattesa da numerosi lustri e se non annullata, certamente fortemente diminuita e non più tale da garantire un sufficiente deflusso delle acque nei punti più opportuni, per cui le strada di collina diventano veri e propri torrenti non regimentati. L'acqua quindi esce dove trova sfogo e genera danni molti ingenti. 


Questa la situazione di una strada privata di accesso a una abitazione che si trova purtroppo a fiancheggiare la comunale via Lagune franata in due punti proprio sulla scarpata in quanto priva di scoline che possano raccogliere e indirizzare in modo opportuno tutta l'acqua che scorre a monte.  


La situazione è ulteriormente peggiorata e sta peggiorando di ora in ora. 


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Meglio abbandonare la montagna, andiamo tutti a Bologna che hanno un sacco di posto, basta fango, basta acqua, chiudiamo i Comuni, licenziamo i dipendenti pubblici inutili, lascaimo i monti agli orsi, ai lupi, ai cinghiali, ci arrendiamo la Regione ha vinto, andiamo via, abbiamo perso.

Anonimo ha detto...

magari pulire preventivamente le caditoie dell'acqua di ponte albano forse aiutava

Anonimo ha detto...

E non solo a Ponte Albano...