Fabio
Cussini, che risiede nel fondo Ghisiola del preparco di Monte Sole, ha per vicino in branco di lupi che hanno
trovato nel suo cortile un ottimo tavolo per la cena della mezzanotte. “45
giorni fa i lupi sbranarono quattro delle mie capre”, denuncia amareggiato. “In
quel periodo mancarono nella zona altre 15 pecore. 25 giorni fa hanno divorato le
ultime quattro capre che ancora avevo e due giorni fa nelle vicinanze della mia
casa hanno lasciato i resti di una cerva adulta di grande stazza abbattuta
durante la notte e di cui si erano cibati”. Ma ciò che più lo preoccupa è la
loro presenza di giorno. I suoi figli, una bimba di due anni e un bambino di
sei, sono soliti fare piccoli giretti in bicicletta lungo la strada che porta
alla abitazione. “ Non ci sentiamo più sicuri “ continua Fabio, “Avvistiamo
spesso i lupi in pieno giorno a circa trenta
metri, quasi nel cortile di casa nostra.
Voglio credere che non attaccano l’uomo, ma un bambino … ” si chiede
preoccupato.
A farlo sentire ancor più vittima dei lupi, il fatto che nel suo caso il risarcimento dei danni non è previsto e racconta: “Le mie capre sono state considerate di auto consumo e quindi non risarcibili. Quale autoconsumo? Le hanno consumate altri e precisamente i lupi. I proprietari della fauna selvatica paghino quindi i danni almeno. Oltre a farci temere un pericolo non mi rimpiazzano neppure le capre che ho perso. Mi sembra sia comprovata la volontà di chi vuole l’abbandono dell’Appennino da parte dell’uomo, ” conclude sconsolato, precisando che ormai lui e i suoi vicini, in particolare Daniela Roffi, hanno rinunciato a tenere ogni tipo d’animale da cortile, compresi cani e gatti.
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