Confermata
la detrazione che spetta nella misura del 50% delle spese sostenute e va
calcolata su un importo massimo di 10.000 euro per il 2022 e 5.000 euro per gli
anni 2023 e 2024.
da Fisco Oggi
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Il bonus mobili ed
elettrodomestici mantiene il suo appeal . L’agevolazione, prorogata dalla recente legge
di bilancio 2022 (legge n. 234/2021, articolo 1, comma 37), spetta a chi
realizza interventi di recupero del patrimonio edilizio, ma anche a chi
usufruisce del Sismabonus ,
per interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico e, dal 1° luglio
2020, del Superbonus (articolo
119, comma 4, del decreto legge n. 34/2020). Queste e altre novità sono
riportate nella guida “Bonus mobili ed elettrodomestici ”,
pubblicata sul sito internet delle
entrate, nella sezione “l’Agenzia
informa ”, e sulla rivista FiscoOggi. Aggiornata,
contestualmente, la relativa infografica , presente nella sezione "Depliant
e infografica ”.
La classe energetica fa la differenza
Il bonus riguarda
le spese sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024 per gli acquisti di mobili
nuovi e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i
forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie,
alla classe F per i frigoriferi e i congelatori. Per l’acquisto di alcuni
elettrodomestici, per esempio i piani cottura, occorre dare comunicazione
all’Enea. Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di
ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di
10mila euro per l’anno 2022 e di 5mila euro per gli anni 2023 e 2024, e va
ripartita tra tutti gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo. La
guida precisa che se per un intervento di ristrutturazione sono effettuati
acquisti di beni in due anni diversi, occorre tener conto dell’acquisto fatto
l’anno precedente per arrivare al limite massimo consentito.
Occhio alle date
La prima da segnare sul calendario è la data di inizio dei lavori di
ristrutturazione, che deve precedere quella in cui si acquistano i mobili e gli
elettrodomestici. Per beneficiare dell’agevolazione fiscale, infatti, è
necessario aver realizzato un intervento di recupero del patrimonio edilizio a
partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.
Non è vincolante, invece, che le spese per la ristrutturazione vengano
sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile. Ma c’è un’altra data da
cerchiare in rosso, quella di fine dicembre 2024. Entro quella data, infatti,
devono essere acquistati i mobili e gli elettrodomestici destinati ad arredare
l’immobile oggetto di ristrutturazione.
(Segnalato da Dubbio)
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