Una risoluzione del consigliere Barcaiuolo (Fdi) invita a rispettare tutte le norme previste dall’applicazione del sussidio statale e a coinvolgere chi lo percepisce nelle attività di supporto amministrativo per il contrasto della pandemia
Impegnare i percettori del reddito di cittadinanza nelle attività amministrative legate alla gestione dell’emergenza Coronavirus.
A chiederlo è una risoluzione del consigliere Michele Barcaiuolo (nella foto), che ricorda come “sulla base del decreto del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali dell’8 gennaio 2020 i beneficiari del reddito di cittadinanza, al netto degli esoneri previsti dalla legge, possono essere impiegati dalle amministrazioni locali in lavori utili alla collettività per un tempo compreso tra le 8 e le 16 ore settimanali”.
Da qui la risoluzione per impegnare la Giunta “a predisporre, in collaborazione con le amministrazioni locali, progetti utili alla collettività che vadano a impiegare i percettori del reddito di cittadinanza all’interno dei triage di accesso alle strutture sanitarie, nei centralini adibiti alle comunicazioni dei referti di inizio e fine quarantena e, altresì, alle fermate del trasporto locale per garantire il rispetto delle misure antiassembramento”.
(Luca Molinari)

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