martedì 6 ottobre 2020

Tignano Roma commemora don Mario Ruggeri nel 76.mo anniversario della sua uccisione. Un cippo ricorderà il suo sacrificio.

Ritrovo in via Barleda di Tignano Roma a Sasso Marconi, alle 17.30, di giovedì 8 ottobre. 

Il Cardinale Zuppi inaugurerà il cippo eretto dalla famiglia Cevenini in memoria di don Mario Ruggeri, il sacerdote ucciso dai nazifascisti nell'autunno del '44. 

L'inaugurazione sarà preceduta dalla commemorazione della battaglia di Rasiglio. 

 


 

Padre Mario era nato il 28 febbraio 1913 a S. Benedetto Val di Sambro. Nel 1926 entrò nel Marianato carmelitano di Vittorio Veneto e nel 1933 passò nel Seminario fiorentino per il corso di Teologia. 

Ordinato sacerdote nel 1936 , nel 1942 fu destinato al convento carmelitano di S. Giovanni Battista di Ravenna. Nel 1943 venne operato di un'ulcera gastrica, ma la sua salute non migliorò.
Nel 1944 gli fu diagnosticato un tumore maligno allo stomaco e il 22 settembre 1944 ritornò a Scopeto di Sasso Marconi per un periodo di convalescenza presso la sua famiglia.
La mattina dell'8 ottobre 1944, mentre stava vestendosi per recarsi in parrocchia a celebrare Messa, i tedeschi irruppero in casa e, senza neanche dargli il tempo di calzare le scarpe, lo trascinarono nella colonna dei rastrellati fra i quali c'era anche don Pasquale Broccadello. Per la sua cagionevole salute e per la difficoltà di inerpicarsi lungo i sentieri, resi vischiosi da una pioggia torrenziale, aiutato dai compagni di viaggio, riuscì stentatamente a seguire la colonna dei rastrellati.
Passato a guado il torrente Oviletta, alle pendici di Monte Cervo, s'accasciò. Sotto le urla e le minacce degli aguzzini, con uno sforzo sovraumano si rialzò e raggiunse il maresciallo tedesco che, dopo avergli ordinato di fermarsi, lo ferì alla gola con due colpi di rivoltella. Ormai agonizzante, fra i rantoli, invocò l'aiuto di Dio.
Don Broccadello, sfidando i tedeschi, gli impartì l'assoluzione e recitò il De Profundis.
Il carnefice, chinatosi, gli sparò un colpo alla tempia e gli asportò l'orologio ed il portafoglio sotto gli occhi attoniti dei rastrellati. Il corpo, abbandonato sotto una quercia, venne recuperato dai parrocchiani su indicazione di don Broccadello, e sepolto nel cimitero di Tignano il 14 ottobre 1944.


E' l'unico religioso ucciso a Sasso Marconi dai nazifascisti,” commenta il vicesindaco di Sasso Marconi, Luciano Russo. “La comunità locale lo ha sempre ricordato, commossa per la sua tragica e ingiusta fine. La famiglia Cevenini, da sempre molto attenta al ricordo di Padre Ruggeri, ha realizzato un monumento sul luogo dove il sacerdote fu brutalmente ucciso. Mi è parso giusto chiamare il Cardinale Zuppi a presenziare la cerimonia di inaugurazione",ha concluso il vicesindaco, "sapendo della sua profonda vicinanza ai martiri dell'ultima guerra mondiale, in particolare ai religiosi. Inoltre è senz'altro cosa gradita per le comunità di Rasiglio e Tignano e in particolare per la famiglia Cevenini”.

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