Profumi e sapori in sette weekend tra 11 comuni dell'Appennino
Il
Tartufo bianco dei Colli bolognesi sarà il protagonista dal 10
ottobre per sette weekdend consecutivi al Tartufesta 2020. L'autunno
dell'Appennino bolognese - spiegano gli organizzatori della festa -
ha il profumo inconfondibile del prezioso tubero che tra ottobre e
novembre sarà al centro di 11 comuni del territorio con eventi,
mercatini e menù dedicati.
Un'occasione per
andare anche alla scoperta del paesaggio, della cultura e della
gastronomia dell'Appennino tosco-emiliano attraverso degustazioni a
cura dei produttori di tartufo, mostre, mercatini dei prodotti
tipici, gare di cani da tartufo, escursioni guidate e, ovviamente,
speciali menù a base di tartufo negli stand e in alcuni
ristoranti.
La Destinazione turistica Bologna
metropolitana coordina e promuove la manifestazione convinta
dell'alta qualità della proposta e della sua importanza per la
valorizzazione delle valenze paesaggistiche, culturali e
gastronomiche dell'Appennino. Un impegno condiviso anche dai Comuni
che per l'occasione hanno aderito a una Carta della Qualità, mentre
i ristoranti, gli agriturismi le associazioni si sono impegnati a
presentare un menù degustazione rispondente ad un apposito Decalogo
Tartufesta per i ristoratori.
Sarà questa
un'edizione attenta al tema della sicurezza, con molti organizzatori
che hanno deciso di diluire l'evento su più weekend, proporre
trekking e attività all'aria aperta o introdurre eventi su
prenotazione per evitare assembramenti e permettere a tutti di vivere
la Tartufesta in serenità. (ANSA).
3 commenti:
Prezioso tubero? Il tartufo non è un tubero ma un fungo
"permettere a tutti di vivere la Tartufesta in serenità"?
Ma per favore! Il virus in giro c'è ancora,quindi io dovrei andare in questi assembramenti,inutili, solo per fare felici questi commercianti?Non aspettatemi ,io vado a fare una passeggiata a piedi su per la rupe.Dico solo a quelli che non riescono a fare a meno della tartufesta che nel momento in cui vi ricoverassero (Dio non voglia)non avrete i Zangrilli che vi tirano fuori dai guai in un baleno,ma dovrete arrangiarvi con la sanità pubblica . Quindi la mia domanda è:ma conviene proprio rischiare inutilmente per una manciata di caldarroste o due uova al tartufo?
La tartufesta si poteva benissimo evitare per un paio di anni ,così pure le partite di calcio ,i concerti e le varie adunate oceaniche. Poi,dopo, ritornano a rompere i cosidetti con gli annunci "state in casa".Mi dispiace che alla fine ci rimettono i più indifesi.
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