venerdì 2 febbraio 2018

Turismo. M5s e FI: fare luce su fallimento gestore Strada vini e sapori Città, Castelli e Ciliegi

Presentata un’interrogazione per fare luce su motivi del fallimento, ammontare dei finanziamenti dati dalla Regione e risultati prodotti
L’iniziativa di promozione “Strada dei vini e dei sapori Città, Castelli e Ciliegi”, finalizzata alla valorizzazione in chiave turistica delle realtà enogastronomiche del territorio collinare che va da Sasso Marconi, in provincia di Bologna, a Castelnuovo Rangone e Serramazzoni, in provincia di Modena, è al centro di un’interrogazione presentata in Regione dal Movimento 5 Stelle.
Secondo quanto riportato nell’atto ispettivo, il soggetto gestore dell’iniziativa di promozione turistica sarebbe fallito e sulle circostanze del fallimento nonché sulla situazione debitoria lasciata sarebbero in corso indagini da parte della Guardia di finanza.
Il M5s, pertanto, chiede alla Giunta regionale “a quanto ammonti il finanziamento accordato negli anni dalla Regione al soggetto gestore, se ve ne sia rendicontazione, quali risultati abbia prodotto e quali siano i motivi del fallimento del gestore”.

L'interrogazione in:



Il consigliere regionale di Forza Italia, Galeazzo Bignami, ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale sulla chiusura a Zola Predosa della Strada dei vini e dei sapori Città castelli ciliegi.
Nell’atto si rileva che l’ente avrebbe ottenuto, nel 2013 e nel 2014, contributi dalla Regione Emilia-Romagna.
La situazione di dissesto economico-finanziario, si legge nel documento, “è stata segnalata più volte, negli ultimi anni, durante le sedute consigliari dei Comuni soci”. La questione assume quindi, si rimarca, “connotati di notevole gravità, poiché non sarebbe stata intrapresa nessuna azione amministrativa volta a limitare e a risanare la situazione economica della Strada dei vini e dei sapori Città castelli ciliegi”.
Forza Italia chiede quindi all’esecutivo regionale di fare chiarezza sulla vicenda, e in particolare vuole sapere quali iniziative intenda assumere e quali abbia attivato in passato. Chiede anche se era già a conoscenza dei problemi dell’ente nella fase di erogazione dei contributi regionali.
Per Fi è quindi “opportuno che la Regione Emilia-Romagna ponga in essere misure normative e giuridiche volte a potenziare le operazioni di monitoraggio e controllo sugli enti e le associazioni che ricevono contributi pubblici”.

Il testo dell'interrogazione in

Nessun commento: