venerdì 9 febbraio 2018

Pm Giovannini: " Il carcere per chi si pone alla guida senza patente"

'La nuova legge non basta, serve lo stigma sociale assoluto'

Da ANSA

"Andrebbe reso obbligatorio l'arresto per l'omicidio stradale e le lesioni gravissime, così come bisognerebbe sanzionare con il carcere la guida senza patente, in stato di ebbrezza e senza copertura assicurativa".
    E' l'opinione del procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini, da tempo impegnato in tema di sicurezza stradale, dopo gli ultimi incidenti provocati da persone con patente sospesa.
    Per Giovannini "la nuova legge sull'omicidio stradale ha inasprito il quadro repressivo", ma "evidentemente, non è bastato". Perché "la percentuale di persone che continuano a guidare ubriache, sotto l'effetto di droghe, senza patente e prive di assicurazione permane drammaticamente elevata. Insomma prosegue l'inutile strage". Secondo il magistrato "occorrerebbe un ulteriore salto culturale per considerare certi tipi di sinistri stradali non semplici incidenti, ma il prodotto di gravissimi comportamenti criminali. Insomma, lo stigma sociale dovrebbe manifestarsi in forma assoluta".


7 commenti:

Anonimo ha detto...

Le carceri sono già superaffollate oramai sono più quelli dentro che fuori.

Anonimo ha detto...

Se si dovessero tenere in carcere tutti quelli che lo meritano per reati vari, si dovrebbero costruire delle vere e proprie cittadelle di edifici carcerari , invece i governi degli ultimi anni cos'hanno fatto? La legge " svuota-carceri " così ci troviamo in circolazione assassini, rapinatori, stupratori, liberi di folleggiare da una parte all'altra dell'Italia, tanto li trovano solo quando sono alla terza o quarta recidiva !

Anonimo ha detto...

La demolizione dell'automezzo su cui si trova al momento del fermo.

Anonimo ha detto...

Se da un lato il carcere non si è mai dimostrato uno strumento correttivo efficace, dall'altro i nostri stimati legislatori sono capaci solo di "inasprire il quadro repressivo", ovvero inseverire le pene, mantenendo però basso il livello di vigilanza e quindi le probabilità di essere puniti.
In questo quadro si possono inseverire le punizioni quanto si vuole, con i medesimi risultati.
Si pensi al caso della guida in stato id ebbrezza: si è partiti con un deteinato tasso alcolemico limite, ma non si è fatto nessun controllo, sortendo quindi risultati nulli.
Dopo di che, si è data la colpa al tasso troppo alto e lo si è abbassato, mantenendo marginali i controlli e continuando (chissà come mai) ad ottenere i medesimi rislutati.

ANTONIO ha detto...

il commento delle 15e59 mi pare folle come sono folli coloro che continuano ad ignorare le varie realtà che mettono a repentaglio coloro che sono a vario titolo sulle strade, sui marciapiedi o nei bar di pazza.
Spesso si sente "ma chi ti ha dato la patente", "ma come guidi", "hai preso in affitto l'intera corsia", per non parlare di chi è al telefono, di chi non rispetta la segnaletica, i divieti, gli obblighi.
Se aggiungiamo alcool e droghe, la miscela diventa esplosiva.
Certo che è un problema di coscienza e di crescita verso una mentalità impregnata di doveri ed attenzioni prima verso gli altri poi per noi.
Temo che quanto sopra fosse già nel passato un patrimonio dei nostri avi e che noi contemporanei abbiamo accantonato per perseguire altri obiettivi o meglio miraggi di falso benessere.....a quale prezzo?
Cominciamo ad infondere (fondere) nella testa dei nostri ragazzi la cultura del rispetto ed insegnare che i nostri diritti iniziano solo dopo che sono esauditi tutti i doveri e non il contrario. Pretendiamo dai nostri governanti di assicurare buone leggi e di farle rispettare a chiunque e sempre.
Mi pare di avere narrato una favola!

Anonimo ha detto...

Ha ragione il magistrato. Ci dobbiamo rendere conto che le automobili in mano a certe persone diventano delle vere e proprie armi letali

Anonimo ha detto...

E se la piantassimo con tutte le minchiate del rispetto dei diritti umani e facessimo come nei paesi islamici che ti tritano le ossa forse risolveremmo il problema?