IL COMANDO PROVINCIALE DI BOLOGNA della Legione Carabinieri
Emilia Romagna. informa:
Nella
pomeriggio di ieri, 6 luglio, i Carabinieri di Bologna Borgo Panigale, unitamente
ad un’aliquota di militari delle Stazioni di Zola Predosa, Anzola Emilia,
Calderara di Reno, a conclusione di una attività d’indagine, hanno tratto in arresto 5
pregiudicati romeni (NITU Leonard, 27enne, ALECU Marinel 35enne, DUMITRU
Oliver Daniel 32enne, STAN George 28enne e GHEORGHE Aurel
30enne), tutti senza fissa dimora, responsabili di furti aggravati in concorso
commessi a Monte San Pietro e Reggio Emilia il 5 e 6 luglio scorsi.
Il solo NITU Leonard è peraltro responsabile anche di rapina impropria e
lesioni aggravate.
Gli
investigatori, giovedì 5 luglio, avevano notato una VW Sharan corrispondente
alla descrizione di un veicolo notato in occasione di alcuni furti nella zona.
Sul mezzo erano presenti 6 uomini che si mettevano in movimento in
direzione di Monte San Pietro. Sospettando che i soggetti stessero per mettere
a segno un furto, i militari decidevano di seguire a distanza il mezzo
che, dopo aver percorso la via Gesso, si fermava in località Ponte Rivabella
“Ex Cava”. In tale luogo, due soggetti scendevano dal mezzo per salire a bordo
di un autocarro “Iveco Daily” parcheggiato in zona, mentre gli altri
riprendevano la marcia.
La VW
compiva quindi una manovra che insospettiva particolarmente i militari: dopo
aver raggiunto Monte San Pietro, tornava immediatamente indietro dagli altri
complici rimasti ad attenderli a Ponte Rivabella. A tal punto anche il furgone
si metteva in marcia verso Zola Predosa, seguito dall’autovettura. I veicoli
raggiungevano quindi Castelfranco Emilia, dove l’autovettura si metteva in
testa facendo da apripista sino a Pieve Modolena di Reggio Emilia. In quel
punto si dividevano: la VW continuava la marcia lungo via Emilia mentre il
mezzo pesante imboccava uno stradello sterrato laterale e si fermava in un
campo attiguo ad una casa disabitata. La Sharan, dopo aver percorso qualche
chilometro, faceva nuovamente ritorno in zona, fermandosi all’altezza dello
stradello dove lasciava altri due soggetti, quindi faceva rientro a Bologna.
Dopo aver allertato i Carabinieri di Reggio Emilia, i militari decidevano
quindi di seguire a distanza la Sharan.
Intorno alle
4, la VW raggiungeva nuovamente l’autocarro, rimasto parcheggiato con i suoi
occupanti nella stradina di Reggio Emilia, muovendosi insieme a quest’ultimo
veicolo verso la via Emilia. Sull’autovettura salivano anche altre due persone
provenienti a piedi dai vicini campi.
Nel frattempo,
si appurava (avendone contattato il proprietario ed acquisito la denuncia) che
il citato Iveco Daily era stato rubato proprio in via Gesso di Monte San
Pietro, dove era stato parcheggiato dal proprietario - quasi sotto gli occhi
dei Carabinieri - pertanto il mezzo veniva bloccato poco distante, nei pressi
della rotatoria via Cipriani e viale di Martiri di Piazza Tienanmen.
In tale
contesto, il conducente del Daily (identificato in NITU Leonard), al fine di
sottrarsi al controllo, ingranava la retromarcia e senza indugio speronava
l’autovettura militare cagionando lesioni a un Carabiniere (che è ricorso alle
cure mediche del Pronto Soccorso dell’ospedale di Reggio Emilia), mentre
il complice riusciva a scendere dal mezzo ed a fuggire. All’interno dell’autocarro
i militari hanno quindi rinvenuto numerosi manufatti in rame (bandinelle,
copertine e frontoni in rame), asportate qualche ora prima da un vicino
cimitero. Quest’ultimo è stato così arrestato con l’accusa, oltre che di furto
aggravato in concorso, anche di rapina impropria e lesioni personali aggravate.
L’altro
veicolo aveva intanto proseguito la sua marcia verso Bologna, percorrendo
l’autostrada A1, seguito a distanza da un’altra autoradio dell’Arma che lo
bloccava appena oltrepassato il casello di Bologna Borgo Panigale. A bordo sono
stati così identificati l’autista GHEORGHE Aurel ed i passeggeri ALECU Marinel,
DUMITRU Oliver Daniel e STAN George che, dopo aver accennato una lieve
reazione, sono stati immediatamente immobilizzati. Nell’autovettura detenevano
numerosi oggetti atti allo scasso (scalpelli e mazzette e cacciaviti e attrezzi
vari), utilizzati per portare a termine i colpi.
I cinque
sono stati così immediatamente tratti in arresto ed associati presso la locale
Casa Circondariale, dove rimarranno a disposizione della locale autorità
giudiziaria.
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