I ‘bisonti della terra’ hanno fatto da degna cornice alla storica ‘fira di sdaz’ di Pontecchio Marconi. A decine i mezzi gommati dei giovani agricoltori domenica mattina sono affluiti nella piana di Palazzo Rossi e ordinatamente, come un tempo facevano gli armigeri di Bologna comune libero che utilizzavano palazzo Rossi come base di raccolta per le spedizioni militari, hanno messo in mostra la loro abilità cimentandosi in caroselli, giostre e gare di abilità. E’ stata cerimonia di riconsegna della ‘fira’ agli agricoltori che hanno saputo ridare alla sagra la valenza ‘agricola’ di un tempo. La riconferma del valore popolare dell’appuntamento con la tradizione ha soddisfatto il presidente dell’associazione ‘Fira di Sdaz’, cui è demandata l’organizzazione dell’evento, Silverio Ventura, che ha quantificato il successo precisando: “I parcheggi hanno registrato 2.500 automobili nei primi tre giorni e 3.500 sabato e domenica. Il sito più visitato è stato quello della ‘Vecchia Fattoria’ che ha catalizzato l’interesse dei bambini. I giovanissimi e attenti visitatori hanno potuto vedere dal vivo i lavori dei loro nonni e gli animali che riempivano le aie. Il ‘pieno di simpatia’ l’ha fatto il ritorno dei trattori e la capacità degli agricoltori di fare festa e di trasformare l’ euforia in spettacolo”. I piccoli Alessandro e Arianna confermano quanto detto dal presidente: “Ci sono piaciuti moltissimo gli scavatori, i trattori e gli animali” precisano i due fratellini. Massimiliano Allori spiega la sua visita :“E’ un luogo un po’ magico poiché sa unire il fascino dell’antico, offerto dal borgo e dal castello de’ Rossi, al profumo della tradizione offerto dai piatti tipici e dalle bancarelle”. Per Elisabetta Lenzi, sassese doc, la ‘Fira’ è un obbligo: “Ci venivo da bambina con i miei nonni e ora non posso farne a meno. L’8 settembre fa parte del mio calendario biologico, come credo sia per tutti gli abitanti della Valle del Reno”. Patrizia Pancaldi viene da San Lazzaro di Savena e precisa: “Mi piace perché completa la nostra fiera, quella del mio paese . C’è una interessante sezione di artigianato artistico e un accogliente tracciato commerciale. Superba la cornice data dal borgo e magnifico il panorama”.
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