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| Valentina Castaldini e Morris Battistini |
Il forzista Morris
Battistini, al termine di una partecipata riunione convocata per affrontare la
situazione precaria della scuola elementare di Fontana a Sasso Marconi e per
individuare possibili soluzioni che ne scongiurino la chiusura, aveva
annunciato il coinvolgimento dei referenti regionali del suo partito.
Così è stato: la capogruppo di Forza Italia in
Assemblea legislativa, Valentina Castaldini,
ha infatti presentato un’interrogazione ufficiale alla Giunta regionale. In
attesa della risposta, riportiamo di seguito un sunto dell’atto:
Forte partecipazione e grande preoccupazione
tra i cittadini: è quanto emerso durante l’affollata assemblea pubblica del 24
giugno scorso presso la scuola primaria di Fontana, frazione del Comune di
Sasso Marconi. Al centro dell’incontro, la sorte del plesso scolastico, il cui
futuro appare incerto agli occhi delle famiglie, nonostante nessuna
comunicazione ufficiale di chiusura sia ancora stata data.
Durante la riunione, numerosi
genitori hanno espresso timori concreti in merito alla possibilità che la
scuola venga chiusa nei prossimi anni. Le criticità segnalate riguardano, in
particolare, l’organico attuale: tre classi affidate a tre insegnanti e un solo
collaboratore scolastico. Una dotazione considerata inadeguata a garantire la
continuità didattica e la sicurezza, soprattutto in situazioni di emergenza o
assenze del personale. In uno scenario ipotizzato dagli stessi referenti
scolastici, una singola docente si troverebbe a gestire contemporaneamente
tutte e tre le classi, sollevando allarme tra le famiglie per le ricadute su
sorveglianza, qualità dell'insegnamento e tutela degli alunni.
A seguito dell'incontro, la
consigliera regionale Valentina
Castaldini (Forza Italia) ha presentato un’interrogazione scritta alla
Giunta dell’Emilia-Romagna, chiedendo chiarimenti sulla reale situazione della
scuola di Fontana. L’interrogazione punta anche a sapere se siano in corso
interlocuzioni tra Regione e Ufficio Scolastico e quali azioni si intendano mettere
in campo per evitare la chiusura del plesso.
"Il
valore educativo, sociale e territoriale della scuola è innegabile", ha sottolineato la consigliera,
evidenziando come presidi come quello di Fontana rappresentino non solo luoghi
di apprendimento, ma veri e propri baluardi comunitari, soprattutto nelle zone
periferiche e montane. Il progressivo depotenziamento o chiusura di queste
realtà contribuisce infatti allo spopolamento e al depauperamento del tessuto
sociale locale, in contrasto con gli impegni assunti dalla Regione nel Patto
per il Lavoro e per il Clima.
L’interrogazione chiede inoltre alla
Giunta di impegnarsi per una pianificazione
scolastica stabile e sostenibile, che eviti l'incertezza annuale e
garantisca serenità a famiglie e personale scolastico. Un appello chiaro a
proteggere l’identità e la coesione dei piccoli centri, partendo dal presidio
più importante: la scuola.

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