Un nuovo spazio dalla spiccata vocazione pubblica, multifunzionale, dove si andranno a intrecciare la vita culturale con il lavoro, il tempo libero con la trasmissione di competenze, il contesto naturale con quello urbanizzato. Rinascerà così l’ex cartiera Burgo di Lama di Reno grazie a 9,7 milioni di euro del Piano Urbano Integrato (PUI) per la conoscenza e la ricerca, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Il progetto vincitore del concorso di progettazione è stato presentato domenica 18 dicembre durante un’iniziativa pubblica alla quale hanno partecipato oltre 200 persone. La sindaca Valentina Cuppi e la delegata alla Cultura del Sindaco metropolitano, Elena Di Gioia, hanno premiato i rappresentanti del Raggruppamento Temporaneo di Professionisti vincitore.
L’idea è quella di realizzare la messa in sicurezza dello stato di fatto, anche sotto il profilo del miglioramento sismico, con livelli di intervento differenziati e demolizioni selettive, che permettano di ripensare gli spazi in modo flessibile. Previsto anche un impianto fotovoltaico e un sistema di raccolta delle acque piovane.
In particolare, sarà realizzato un ingresso rivolto a sud, in grado di
relazionarsi con la stazione e la ciclovia intercettando i flussi in arrivo.
Qui si immagina una piazza coperta, la Piazza delle Idee, su cui affacciare
funzioni legate alla mobilità sostenibile: una velostazione e una
ciclo-officina. Così facendo si incentiva una mobilità lenta capace di
esplorare l’area, ma connessa a luoghi distanti tramite il treno e la ciclovia
stessa.
Dalla Piazza delle Idee parte la Galleria, spina dorsale dell’architettura
ripensata. Collegamento diretto ricavato nel volume della costruzione
esistente, sarà una vera e propria vetrina delle funzioni che si andranno a
insediare. Sulla Galleria affacciano le biblioteche del sapere e degli oggetti,
gli spazi per coworking e start-up e gli spazi culturali.
Al termine della Galleria si trova il Portico, punto d’incontro tra lo
spazio coperto e quello aperto, che mette in comunicazione l’edificio con la
piazza più grande dell’intervento, l’Agorà. Affacciati sul Portico trovano
collocazione la reception degli spazi culturali, il punto informazioni, il bar
con la terrazza, l’emporio e l’accesso alle residenze temporanee con la loro
area comune.
Così come il Portico fa dialogare la Galleria con l’Agorà, il Podio coperto
relaziona l’intero edificio all’area rinaturalizzata adiacente, caratterizzata
dalle Gradonate verdi e dal Giardino. Il Podio coperto è dunque un diaframma
che si interpone tra costruito e natura, generando un altro luogo dalle
molteplici possibilità.
Il Giardino e l’Agorà offrono spazi aperti condivisi dove praticare attività urbane e in contatto con la natura. È qui che lo spazio pubblico si concretizza maggiormente ed è attraverso loro che il corridoio ecologico prende forma. Con nuove piantumazioni di essenze vegetali si implementerà l’effetto bosco, consolidando il processo di rinaturalizzazione spontanea, già in atto, con i metodi tipici della forestazione in ambiti ostili. La vegetazione così pensata, oltre a determinare un elemento di continuità ambientale, contribuisce al controllo del microclima, alla mitigazione del rumore della linea ferroviaria e delle industrie adiacenti, all’attenuazione dell’inquinamento atmosferico.
L’intero processo insediativo è ispirato ai principi del Design for all che garantiscono l’accessibilità dell’area e dei diversi blocchi funzionali, abbattendo le barriere. I cantieri apriranno nell'estate 2023.
Le indicazioni sull’uso di alcuni spazi sono suggerimenti dei progettisti e
potranno subire variazioni.
Ci sono diversi spazi nella galleria dotati di vetrine che a seconda delle
attività, delle start up, dei negozi che vi sorgeranno potranno essere adattati
alle esigenze di chi li gestirà e vi si insedierà.
I servizi che ci saranno sicuramente saranno:
- Ciclofficina e
velostazione anche a servizio di Eurovelo 7
- Bar
- Ristorante
- Bottega/minimarket
- Ospitalità
ibrida/ricettività alberghiera/ foresteria
- Sala polivalente/
sala conferenze
- Spazio espositivo
- Museo della
Cartiera
- Galleria coperta
con spazi per start up, imprese emergenti e negozi
- Sala espositive
- Biblioteca
- Ampio patio
coperto per iniziative ( mercato contadino, teatro cinema, feste…)
- Piazza pubblica
- Spazi verdi
Gli spazi verranno assegnati attraverso un bando pubblico.
Il Comune è inoltre assegnatario di un bando per la progettazione
della zona del lungofiume che diventerà un parco fluviale,
ricreativo ed educativo. Stiamo continuando a cercare ricercare fondi per
completare la rigenerazione dell'area.
(Proposto da Dubbio)
2 commenti:
Comunque quegli graffiti orribili potevano prevedere di eliminarli. Invece no, rimarranno a imperitura memoria...
Da uno spazio che ha prodotto lavoro, ricchezza per il paese e stimolo dell'ingegno umano ad un insediamento che forse aggiungerà altri costi per la comunità, scarsi benefici per il territorio ma opportunità per i politici di mettersi in mostra.
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