Il laboratorio di moda etica della Cartiera di Lama di Reno ha vinto il concorso #EU4FairWork

Sul podio europeo il progetto marzabottese 

Ci informano:

Il contest #EU4FairWork Competition, iniziativa promossa dalla Commissione Europea a favore del lavoro regolare, ha premiato tra le due realtà europee più rappresentative il laboratorio di moda etica Cartiera, un progetto nato tra le colline di Marzabotto dalla collaborazione tra la cooperativa Lai-momo e il programma Ethical Fashion Initiative di Nazioni Unite.

Il lavoro irregolare espone lavoratori e imprese a una lunga serie di rischi, impedisce la reale partecipazione delle persone, spesso sfruttate, alla vita delle comunità e incide anche sui bilanci degli stati.

È con l’obiettivo di promuovere l’importanza del lavoro equo che la Commissione Europea ha lanciato la campagna #EU4FairWork, un’iniziativa volta alle imprese e ai lavoratori che possa incoraggiare la lotta e la denuncia del lavoro nero.

La Settimana di Azione, svoltasi dal 21 al 25 settembre, ha promosso la produzione di toolkit, video messaggi e brochure informative, indicendo tra le varie iniziative un doppio contest per premiare la realtà europea che sapesse meglio raccontare la propria esperienza di lotta al lavoro irregolare, dal punto di vista dei dipendenti ma anche degli imprenditori.

Nella categoria “employers” (datori di lavoro) la realtà vincitrice è stata proprio il laboratorio Cartiera di Lama di Reno (Marzabotto), che forma e impiega persone in difficoltà, in particolare rifugiati e richiedenti asilo, per garantire loro un futuro nel mondo dell’artigianato e del Made in Italy. Le attività promosse dal progetto negli ultimi anni confermano l’impegno di questa realtà nella promozione del lavoro equo e regolare.

Nello specifico, la campagna Il lavoro conta, lanciata da Cartiera il 20 giugno in occasione della Giornata Internazionale del Rifugiato, è stata pensata proprio per sensibilizzare la comunità e il territorio su un tema tanto importante. Che si parli di progetti locali o europei, il messaggio risulta molto chiaro: il lavoro (regolare) conta!