Siamo felici ? Cerchiamo di esserlo anziché lamentarci di tutto.
La nostra vita non è molto lunga ma nonostante ciò noi trascorriamo più tempo a lamentarci che a cercare di essere felici.
Nei tempi antichi c’erano persone chiamate prefiche che venivano pagate per cantare strofe lamentose per giorni e notti in occasione di veglie funebri o commemorazioni.
Con le loro 'nenie' vegliavano e accompagnavano i morti nel loro ultimo viaggio.
Questi lamenti irrompevano nella vita di tutti per annunciare disgrazie, ora, invece, il LAMENTO del nostro tempo è incessante e molto spesso per cose futili o per problemi poco reali come insoddisfazioni, rinunce, per il troppo caldo, il troppo freddo, il troppo traffico, il troppo rumore, il troppo silenzio.
TUTTO E’ TROPPO O E’ TROPPO POCO|
Anche le previsioni del tempo creano lamentele: oggi è bello, ma domani viene brutto. Oggi ci sono 26 gradi, ma dalla prossima settimana raggiungeremo 34 gradi………
Gioiamo del buon tempo di oggi, domani è domani.
Viviamo l’attimo, guardiamoci attorno e se domani il clima non ci soddisferà attenderemo tempi migliori.
Lamentarsi per delusioni, rimpianti, nostalgie, recriminare sul passato del nostro tempo è solo LAGNANZA.
Il nostro trascorso è tempo scaduto, il futuro è domani, OGGI è il presente.
Alzarsi al mattino con l’entusiasmo del nuovo, con l’accettazione del tutto sono buoni motivi per affrontare anche i problemi che la vita inevitabilmente ci riserva cercando di minimizzarli con una buona dose di ottimismo.
Nel passato i veri lamenti del popolo riguardavano la povertà che aveva viso e corpo e vedere madri che seppellivano i propri figli morti per fame e stenti era veramente straziante.
Ora ci è tutto dovuto!!!
Non vogliamo più fare rinunce e dico rinunce non sacrifici.
Vorremmo gestire il tempo meteorologico, le malattie, accampiamo diritti che non sono diritti ma pretese. Si parla di diritto a divertirsi a prescindere da come ed anche talvolta a discapito del sacro diritto alla salute – personale – e degli altri.
Corriamo il rischio di essere ricordati dai posteri come 'secolo del LAMENTO' .
Non sono anni facili, ce ne sono stati comunque dei peggiori, la 'scontentezza' è diventata una patologia virale.
Gustiamo l’oggi, domani è già futuro. La nostra vita è come una strada con tante deviazioni, non ci è consentito conoscere la destinazione del nostro viaggio.
Un fuscello di erba riesce a vivere fra due rocce con radici in sabbia salmastra, il vento gli rende la vita difficile, ma esso resiste perché ama il sole che la riscalda e il profumo di mare. Fosse cresciuto in un bosco o in un giardino avrebbe avuto maggior splendore ma accetta il suo stato e non conosce lamento perché vive il momento.
Strida di gabbiani, fruscio di vento, calore di sole …questo è il momento da cogliere, il futuro ancora non ci appartiene.
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