In una settimana raddoppiati i pazienti in terapia intensiva
Non
si registra, in Emilia-Romagna, una crescita della curva dei contagi:
sono 337 i nuovi positivi, meno degli ultimi giorni, ma scovati
grazie anche a un numero di tamponi (6.600 circa) più basso del
solito, come capita solitamente nei fine settimana. Una persona è
morta nel Bolognese. A preoccupare, però, sono i ricoveri che,
invece, crescono e non poco: sono 25 i pazienti in terapia intensiva
(che in una settimana sono più che raddoppiati) e 284 quelli negli
altri reparti Covid, anche se il 95% dei casi attualmente attivi sono
in isolamento domiciliare, ovvero sono asintomatici o non richiedono
cure particolari.
L'attenzione rimane alta
anche sulle scuole, con numerosi casi scoperti in giro per la
Regione. A Parma niente lezioni da oggi alla scuola elementare
Martiri di Cefalonia. La decisione è stata presa dall'Azienda Usl
dopo che nella settimana scorsa erano stati evidenziati una decina di
casi di positività fra gli alunni di due classi più una insegnante.
Le due sezioni con i casi sono state messe in quarantena mentre per
il resto degli alunni, circa 200 oltre a 50 docenti, domani saranno
eseguiti i tamponi con modalità drive through. La scuola riprenderà
le lezioni solo quando saranno resi noti gli esiti dei test.
E proseguono anche i controlli per evitare che comportamenti
scorretti possano favorire l'esito dei contagi. A Rimini un locale è
stato chiuso perché dopo un controllo si è scoperto che una
trentina di persone ballavano senza mascherina. Il rettore
dell'Università di Bologna Francesco Ubertini ha scritto una mail a
tutti gli studenti per invitarli alla responsabilità.
In Emilia-Romagna è partita, in anticipo di circa un mese rispetto
agli anni scorsi, anche la campagna di vaccinazione antinfluenzale,
quest'anno particolarmente importante per evitare di confondere i
sintomi influenzali con quelli del Covid. Sono state acquistate un
milione e 200mila dosi, circa il 30% in più rispetto alla passata
stagione, con l'opzione di acquisto di altre 230mila dosi se
dovessero essere necessari. (ANSA).
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