Il Siulp, Sap e Siap si rivolgono ai candidati presidente della Regione: «Intervengano». Bonaccini: «Mi sono subito attivato con il ministro Lamorgese»
Pubblicazione
sollecitata da Dubbio
Facciamo
«appello a tutte le forze politiche, ai parlamentari locali, agli
aspiranti candidati alla presidenza della Regione Emilia-Romagna e a
tutti i cittadini di chiedere a gran voce ed in tutte le sedi la
sospensione del decreto di soppressione del distaccamento di polizia
stradale di Casalecchio di Reno», in provincia di Bologna. A
lanciare l’appello sono i sindacati di Polizia bolognese Siulp, Sap
e Siap. «Come un «dejavu», in piena campagna elettorale, è
spuntato un decreto firmato dal capo della Polizia, direttore
generale della pubblica sicurezza, che ne annuncia la soppressione»,
fanno sapere le organizzazioni sindacali. «Spiace constatare che
nella mattinata di ieri (venerdì 11 gennaio, ndr)abbiamo
incontrato il nuovo dirigente della Polizia stradale
dell’Emilia-Romagna e la stessa abbia ben pensato di non fare alcun
cenno alla questione».
L’accordo con l’Anci
Ma
quello che lascia più «perplessi e disorientati» Siulp, Sap e Siap
è che «nello stesso giorno in cui il ministro degli Interni,
Luciana Lamorgese, alla luce di un accordo sottoscritto con Anci» e
diramato ai prefetti della Repubblica una nota in tema di prevenzione
e contrasto all’incidentalità stradale, «arriva l’amara notizia
della soppressione di un importante distaccamento di polizia
stradale», che quest’anno avrebbe compiuto 60 anni. Peraltro, il
sindaco di Casalecchio di Reno, «aveva formalmente messo a
disposizione locali idonei ad ospitare il distaccamento - fanno
sapere i sindacati - con un importantissimo abbattimento dell’attuale
canone di locazione, proprio per le finalità di pubblica utilità».
Bonaccini: «Mi sono attivato con il Ministro»
«Chiudere
il distaccamento della Polizia stradale di Casalecchio di Reno
vorrebbe dire privare il territorio e la rete viaria di uno degli
snodi più importanti della regione e del Paese di un presidio
fondamentale di sicurezza e professionalità. Una struttura presente
da decenni e agenti altamente formati». «Insieme alle altre
istituzioni e autorità competenti — ha aggiunto Bonaccini — va
trovata una soluzione che salvaguardi tale presenza. Per questo, mi
sono subito attivato facendo presente il problema al Ministero. Un
tema, quello della sicurezza e del presidio del territorio, sul quale
lo Stato, che ha competenza diretta, non può fare passi indietro.
Comuni e territori devono infatti essere sostenuti sulle politiche di
sicurezza, a beneficio delle comunità locali e dei cittadini».
Nessun commento:
Posta un commento