sabato 4 gennaio 2020

Da oggi bonus per comprare auto green

Via libera all’ecobonus per l’acquisto, anche in leasing, di automobili a basse emissioni inquinanti, ibride plug-in ed elettriche. Da oggi si aprono le prenotazioni per incassare i contributi. A disposizione ci sono fondi per 40 milioni di euro

di Luigi Chiarello




Via libera all’ecobonus per l’acquisto, anche in leasing, di automobili a basse emissioni inquinanti, ibride plug-in ed elettriche. Le vetture devono, però, essere immatricolate in Italia. Da oggi, infatti, si aprono le prenotazioni per incassare i contributi in favore dei cosiddetti veicoli M1. Cioè le auto (con trasporto massimo di nove persone). A disposizione ci sono fondi per 40 milioni di euro. Il budget è utilizzabile fino al 30 giugno 2020. L’ecobonus per i veicoli M1, L1 (furgoni) ed L3 (camioncini) è un’agevolazione all’acquisto di veicoli a emissioni ridotte di anidride carbonica, introdotta dalla legge di Bilancio per il 2019 (commi 1031-1038 e 1040-1041 dell’articolo 1 della legge n. 145/2018, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 31/12/2018, supplemento ordinario n. 62). I fondi per l’acquisto di furgoni e camioncini, però, sono già andati esauriti; restavano da sbloccare i finanziamenti per le auto.
A quanto ammonta l’incentivo. Cambia in base all’operazione che si intende fare contestualmente all’acquisto dell’auto nuova. E cioè se si decide o meno di rottamarne un’altra con motorizzazione benzina o diesel euro 1,2,3 o 4. Vediamo.
Se l’acquisto del nuovo autoveicolo a basse emissioni avviene con rottamazione l’incentivo sarà di:
• 6.000 euro per le vetture con emissioni di CO2 da 0 a 20 g/km;
• 2.500 euro per le vetture con emissioni di CO2 da 21 a 70 g/km.
Se invece, l’acquisto dell’auto avviene senza rottamazione, l’agevolazione sarà di:
• 4.000 euro per le vetture con emissioni di CO2 da 0 a 20 g/km;
• 1.500 euro per le vetture con emissioni di CO2 da 21 a 70 g/km
La misura, come detto, si rivolge a chi acquista, anche in locazione finanziaria, e immatricola in Italia veicoli di categoria M1, destinati al trasporto di persone, con almeno 4 ruote e al massimo otto posti a sedere, oltre al sedile del conducente. Per beneficiare dell’ecobonus, però, i veicoli dovranno avere i seguenti requisiti:
• essere nuovi di fabbrica;
• produrre emissioni di CO2 non superiori a 70 g/km;
• essere stati acquistati e immatricolati in Italia dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021;
• avere un prezzo (da listino prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice) inferiore a 50 mila euro compresi optional (Iva esclusa). Ossia, 61 mila euro, Iva inclusa.
La procedura per la fruizione dell’agevolazione prevede, invece, due step:
• apertura dello sportello (dedicata esclusivamente alla registrazione dei concessionari, che potranno iscriversi e caricare i propri dati identificativi);
• inserimento dell’ordine e prenotazione dell’incentivo.
Dalla prenotazione dell’ecobonus si hanno fino a 180 giorni di tempo per la consegna del veicolo all’acquirente. Di conseguenza, la registrazione del numero di targa dell’auto sul sistema informatico ministeriale dovrà avvenire entro questo termine.
Invece, in caso di ecobonus auto più rottamazione di un’automobile usata, la consegna dell’automobile dovrà avvenire entro quindici giorni dalla data di consegna della nuova auto. Superato questo termine si perderà il diritto al bonus.
Come funziona l’incentivo. Sostanzialmente, si tratta di uno sconto per chi acquista l’auto e di un credito d’imposta per le imprese che costruiscono o importano il veicolo nuovo di fabbrica; quest’ultimo, però, deve rispondere a precisi standard ecologici. Lo sconto sul prezzo d’acquisto spetta anche sull’acquisizione in leasing del bene. L’agevolazione non è cumulabile con altri incentivi nazionali e viene erogata in tre mosse:
• lo sconto viene applicato in sede di acquisto dell’automobile dal venditore all’acquirente e incide direttamente sul prezzo di acquisto;
• l’impresa costruttrice o l’importatore dell’auto nuova rimborsa al venditore l’importo dello sconto applicato;
• l’azienda automobilistica o l’impresa che ha importato l’auto potrà recuperare l’importo erogato alla concessionaria sotto forma di credito d’imposta: questo bonus sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione, tramite F24.

Da Dubbio

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Altro regalo ai ricchi che possono permettersi le auto elettriche, chi invece non è ricco come me continua a rappezzare la vecchia auto a GPL di 10 anni.

Anonimo ha detto...

E pensare che in Germania convertono i vecchi diesel rendendoli green con pochissima spesa....invece qui 6000 massimo per comprare un altra auto da mandare in giro