La
cronaca di un servizio ferroviario indecente di Valerio Giusti,
Comitato per la Ferrovia Porrettana
Quando
i cittadini subiscono inermi i disservizi come quelli odierni,
giovedì 15 febbraio, non esistono spiegazioni che possano
giustificare l’incapacità delle aziende ferroviarie di garantire
un servizio pubblico dignitoso. Esiste solo la drammatica realtà del
racconto della giornata di feroce inefficienza di una viaggiatrice.
“Il
Treno 6356 delle 14.22 da Porretta Terme viene cancellato e siamo
investiti da un’indecente stillicidio di annunci contrastanti che
illudono sulla partenza di treni che si riveleranno inesistenti.
Arriva un pullman che parte palesemente sovraffollato. A Riola
l’autista si scorda di fermarsi: inchioda sulla stradone e scarica
per strada i passeggeri. Alla Carbona si scorgono un treno Tper e un
vecchio treno FS fermi sui binari: forse uno tentava di trainare
l’altro. A Pian di Venola l’autobus resta fermo in colonna a
causa di un grave incidente stradale. Una signora deve fare la pipì
e minaccia di farla sul corridoio del bus e la fanno scendere per
strada poi l’autista fa scendere tutti annunciando che saranno
caricati da un treno proveniente da Vergato. Torniamo a piedi verso
la stazione di Pian di Venola mentre la coda si sblocca e l’autobus
sparisce. Il treno annunciato arriva dopo 10 minuti ma si ferma
mezzora a Marzabotto per aspettare la coincidenza in ritardo di 25
minuti. Arrivo a Casalecchio Garibaldi alle 17.25, dopo circa tre ore
di assurda odissea”.
Abbiamo
riportato fedelmente le parole della viaggiatrice che ha vissuto in
prima persona l’inefficienza del servizio ferroviario metropolitano
in situazioni di emergenza.
Un’emergenza
che non è dovuta a cause impreviste ed eccezionali ma sono una
diretta conseguenza del mancato rispetto delle promesse regionali che
ci avevano garantito treni moderni ed efficienti sulla linea
Porrettana a partire dal mese di ottobre 2017 e che invece oggi ci
regalano le beffe di un servizio ferroviario indecente.
Ecco
il bollettino finale che hanno subito i colleghi viaggiatori.
Da
Bologna Treno 6353 delle 13:04 soppresso a Pioppe; Treno 6355 delle
14:04 soppresso a Marzabotto; Treno 6357 delle 15:04 soppresso; Treno
6359 delle 16:04, 32 minuti di ritardo; Treno 6361 delle 17:04, 10
minuti di ritardo; Treno 6337 delle 17:34, 12 minuti di ritardo;
Treno 11437 delle 18:04, 11 minuti di ritardo; Treno 11645 delle
18:34, 9 minuti di ritardo;
Da
Porretta Terme Treno 6352 delle 13:22, 85 minuti di ritardo; Treno
11420 delle 14.22, 62 minuti di ritardo; Treno 6356 delle 15:22
soppresso; Treno 6358 delle 16:22 soppresso; Treno 6360 delle 17:22,
42 minuti di ritardo; Treno 6364 delle 19:21 soppresso;
Soppressi
anche i treni 11632, 11638, 11639, 11641, 11643 per/da Marzabotto.
I
PENDOLARI RINGRAZIANO !!!!!!
Commento-nota
del redattore: siamo nel 2018 o nel 1818 ? Siamo in Italia o
nell'Africa selvaggia?
5 commenti:
Siamo in EUropa, ce lo chiede l'EUropa, austerità, pareggio di bilancio,fondo salvastati (gli altri), privatizzazioni....
1818 o 2018 non fa differenza comandava e comanda la Massoneria.
Tenetevi stretti i treni inutili da bologna a Marzabotto e vedrete che situazione andrà sempre meglio.
Rientra in un piano di sperimentazione di nuovi modelli di gestione e governo del territorio ..ovvero lo sviluppo ed il trasporto sostenibile...
Investire in mezzi navali da trasporto nella Valle del Reno, approfittando del fume, potrebbe essere un buon business e fare una degna concorrenza all'attuale servizio ferroviario...
Speriamo almeno nel completamento della ciclabile - Bologna Porretta Terme, come alternativa al treno ...che non sarà la ciclabile della della Drava di 366 km, ma comunque pur sempre interessante...
Svolta in Germania: mezzi pubblici gratis per combattere lo smog
Mobilità sostenibile ... Mezzi pubblici gratis per combattere l'inquinamento.
La proposta arriva dalla Germania, dove si pensa ad incentivi per favorire il trasporto collettivo...
Ci stiamo adeguando alla proposta Tedesca, l'unica differenza che da noi per trasporto collettivo si intende andare a piedi ...
C701
Trasporti pubblici gratuiti vuol dire che gradualmente piano piano ti toglieranno la possibilità di possedere mezzi di trasporto privato, il tutto spinto dal lavaggio del cervello mediaticoa base di economia equo-sostenibile, economia circolare, scarsità risorse & lotta allo spreco, ambientalismo ecologico, e tutto il restante armamentario di bla bla bla.
In pratica è il piano Agenda ONU 2030 punto 11: la sostenibilità cambierà il nostro modo di vivere.Mobilità connessa sostenibile, significa "se sarai fortunato, avrai una bici: non per portarti a spasso, ma per recarti negli orti collettivi", altrimenti “piedibus” o la “bicipolitana” ( a Firenze i compagni l’hanno già inaugurata).
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