A Pian di Venola, il 31 ottobre scorso, la notte di Hallowen non è stata la tradizionale notte delle streghe con il loro ‘dolcetto scherzetto’, ma la notte della cicogna. Infatti a casa della famiglia Verde ha dovuto fare gli straordinari e ha portato a mamma Teresa e a papà Luigi ben tre bambine, Ilaria Francesca e Nicole.
E’ subito stata festa grande, anche se le tre nuove arrivate portavano con loro diversi problemi, in un primo momento non valutati .
L’arrivo delle tre bimbe, tutte in ottima salute, faceva passare il resto in seconda fila. I neo genitori, entrambi operai in una azienda di Pontecchio Marconi, hanno accettato di buon grado le notti bianche che imponeva il dover nutrire i loro tre tesori o consolarli quando si abbandonavano al pianto. Per agire al meglio si sono preparati una bella tabella giornaliera ‘tipo’, l’hanno appesa a un mobile della cucina e, come fosse una organizzazione industriale, vi trovano ora per ora i loro impegni, moltiplicati ovviamente per tre. Qualche dubbio è venuto però su come affrontare la situazione quando si sarebbe tratto di riprendere il lavoro. Luigi ha potuto usufruire delle vacanze natalizie e di un breve stacco dal lavoro per cassa integrazione. Teresa del distacco per maternità. Ma dopo l’epifania il papà, anche perché c’è il mutuo della casa da pagare, è tornato al lavoro e Teresa, che potrà seguire le sue figliolette fino al terzo anno di età con distacco, ha però, dopo il terzo mese, ridotto la propria indennità al 30 % dello stipendio. I giovani neo genitori sono entrambi napoletani e non possono neppure godere dell’aiuto dei famigliari perché sono tutti a Napoli. I due hanno pensato a come fare: fra le ipotesi hanno valutato anche quella di vendere la casa, andare in affitto per ridurre l’onere del mutuo a quello dell’affitto e recuperare la cifra destinata al pagamento iniziale dell’immobile. Il caso a Pian di Venola ha fatto storia e subito è partita la macchina efficientissima della solidarietà popolare, quella che nasce dal cuore. Qualcuno con tatto ha offerto un aiuto economico che Teresa e Luigi hanno decisamente rifiutato: la loro buona volontà e la loro giovinezza avrebbe certamente permesso di affrontare in modo positivo la situazione. Teresa ha chiesto se possibile un aiuto pratico che potesse sopperire alla mancanza dei nonni lontani. Alla richiesta hanno risposto Pierpaola Persiani e Roberta Neri che, tramite il Circolo della Libertà di cui la prima è socia e la seconda presidente, sosterranno l’onere di una nurse che aiuterà Teresa per alcune ore del mattino dal lunedì al venerdì. Si sta inoltre organizzando un gruppo di volontari che possano ‘fare da nonni alle tre bambine’. Il commento commosso di Teresa, rivolto a Pierpaola : “Neppure un famigliare avrebbe fatto tanto”. Le due signore stanno infatti cercando di coinvolgere anche gli enti locali e per il 24 gennaio hanno organizzato una cena con riffa a favore della ‘dada’ delle gemelline.
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