A Marzabotto pare veramente una lotta intestina per il PD il prossimo confronto elettorale per il rinnovo delle amministrazioni locali .
In campo ci sono infatti, l’uno contro l’altro, Valter Cardi (a sinistra) per il PD e Romano Franchi (in basso), anch’egli del PD. Il primo, presidente del Comitato Parenti delle Vittime di Monte Sole, è stato indicato dall’85 per cento del direttivo del partito; il secondo, presidente del Parco Storico di Monte Sole, ha accettato l’invito che gli veniva fatto con una raccolta di firme avviata per indurlo ad accettare la sfida, a capo di una lista civica. Raccolta di firme che ha raggiunto, secondo i promotori, il numero di 1300 in tre settimane.
Romano Franchi, che ha già guidato alcuni anni fa l’amministrazione comunale sostenuta da una maggioranza di sinistra , ha già effettuato una serie di incontri con gli elettori nei quali ha indicato il motivo che l’ha portato a contendere la leadership di Marzabotto contro le indicazioni del suo partito. In particolare ha rimarcato la necessità di riportare la politica alla discussione generale e non al confronto di una cerchia limitata di eletti.
La doppia entrata in campo a sinistra di figure riferibili al PD ha coinvolto anche il centrodestra che non ha fatto mistero di considerare con molto favore l’ipotesi di appoggiare Romano Franchi. Ipotesi ovviamente condizionata dalla posizione che prenderà la lista civica.
Si è ipotizzato addirittura un accordo di collaborazione se non una alleanza.
L’incontro di verifica di tale accordo si è tenuto pochi giorni fa, ma non ha dato gli esiti sperati dal Circolo delle Liberta di Marzabotto, i cui dirigenti si sono posti quali possibili promotori. “Non è vero, come speravamo, che Romano Franchi agisce con una ottica aperta a 360 gradi dello schieramento politico”, ha detto la presidente del Circolo Roberta Neri (a destra) dopo la fumata nera. “Abbiamo guardato con molto interesse la ‘novità’ Romano Franchi perche prometteva di rompere il monopolio PD, ma egli vuole in realtà sostituire quello, con un suo monopolio”.
All’orizzonte quindi una quasi certa lista del centro destra e sarà interessante vedere chi sarà il terzo incomodo.
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