L’annuncio dell’accordo per la prosecuzione della cassa integrazione a beneficio dei 27 cassaintegrati della ex Burgo ha allertato il comitato ‘No Turbogas a Lama di Reno’ in quanto in tale accordo è contenuto un chiaro riferimento alla centrale Turbogas per la riassunzione dei cassaintegrati, quasi che la realizzazione della contestata struttura fosse ‘cosa fatta’.
“Come mai”, precisa Liliana Morotti coordinatrice del Comitato, “ nonostante la procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) sia ancora in corso, si dà per scontata la realizzazione del progetto della Dufenergy (azienda che propone la collocazione della centrale nell’area ex Burgo)? Il Comitato ha chiesto anche di poter esaminare il progetto che verrà presentato dalla Dufenergy a seguito della richiesta di integrazioni inviata dalla Conferenza dei Servizi il 6 novembre e di poter avanzare ulteriori eventuali osservazioni che i tecnici da noi coinvolti dovessero fare”,aggiunge la coordinatrice. “Il comitato”, prosegue la Moratti dopo aver precisato che la riconferma degli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori di Lama di Reno è cosa positiva, “chiede con decisione un ulteriore confronto di chiarimento con gli assessorati territoriali di competenza”.
Delusione e indignazione anche da Andrea De David, componente del ‘No Turbogas’: “Tutto quello che è stato fatto in questi mesi per evitare la costruzione della Centrale Turbo Gas a Lama di Reno, sarà probabilmente inutile. Inutili le assemblee, le manifestazioni, le raccolte di firme, inutile dimostrare l’inesistente ricaduta occupazionale, gli enormi danni ambientali, la mancanza assoluta di condivisione del progetto. Fino a qualche tempo fa, pensavo che i politici dovrebbero avere la sensibilità e l’umiltà di cercare di capire quale sia il meglio per i cittadini. Mi sono sbagliato, ci siamo sbagliati in molti”.
A dare il via alla chiamata alle armi, l’assessore all’ambiente di Sasso Marconi Pierpaolo Lanzarini (nella foto) che in una lettera aperta agli assessori di competenza, regionale e provinciale, dopo aver salutato con favore il prolungamento degli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori di Lama di Reno, ha chiesto perché “si è assicurato che l’impianto sarebbe stato autorizzato solo in caso di ‘compatibilità ambientale’ accertata. In questo modo si svuotano di significato”, denuncia l’assessore, “le procedure affidate alla competenza delle amministrazioni pubbliche. Gli esiti del lavoro integrativo richiesto ai proponenti”, egli dice, “ sono lungi dall’essere noti, quindi ben lontani dal poter essere valutati e approvati. Come, in questo quadro di incertezza, si possano utilizzare le assunzioni promesse da Dufenergy come garanzia del rilancio occupazionale della vallata del Reno, francamente mi sfugge. O sapete qualcosa che a noi non è ancora stato detto?”, ha concluso Lanzarini
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