Il luglio in arrivo sarà molto operativo per il centro cittadino di Sasso Marconi: partiranno infatti i lavori per l’ampliamento significativo dall’area di aspetto della casa della salute e quelli per la riqualificazione estetica ed energetica del municipio e del teatro. Nel 2024 si avvieranno poi i cantieri per la realizzazione della nuova scuola media nell’area ex Metalplast e per la riqualificazione della piazza centrale.
Stavolta pare proprio sia la volta buona: tutti gli interventi hanno una proposta progettuale concreta ed è in fase conclusiva l’iter approvativo, ma soprattutto tutti hanno la copertura economica, quella, al di là delle chiacchiere, che garantisce la certezza realizzativa. Addirittura la nuova scuola media, essendo finanziata per oltre 8 milioni dal PNRR, dovrà essere terminata entro il 2026, come impone la gestione di tali fondi.
Lo si è appreso dal sindaco Roberto Parmeggiani, in una riunione informativa cui ha partecipato l’intera giunta e l’ingegner Negroni dell’ufficio tecnico comunale.
L’ampliamento della casa della salute ( di una capacità di 30 posti a sedere) lo si otterrà utilizzando parte della piazzetta che porta all’ingresso dell’edificio, in sostanza riutilizzando lo spazio occupato dalla struttura provvisoria posta nella piazzetta nel periodo pandemico. Il municipio e il teatro verranno sostanzialmente capottati in modo tale da abbellirne le immagini, allineandole al contesto architettonico in cui si trovano. Il riscaldamento e il raffreddamento dei due stabili si otterranno con la sostituzione delle caldaie con altrettante a pompe di calore. Ciò assicurerà un significativo risparmio energetico. Durante la presenza dei carpentieri alcuni dei servizi comunali verranno decentrati.
Terminati i lavori delle due strutture, partiranno quelli della ripavimentazione della piazza che comporteranno il superamento del ciottolato ( fuorchè nel tratto ex Porrettana che conserverà l’attuale conformazione) e l’installazione di una rete energetica sotterranea che assicurerà l’allacciamento alla distribuzione Enel senza dover stendere pericolosi cavi nell’area pavimentata, in caso di iniziative ludico-socio commerciali. Contemporaneamente si aprirà il cantiere scuole Media: dopo l’abbattimento della struttura industriale dismessa ex Metalplast e la bonifica dell’area, verranno realizzati il corpo centrale della scuola, l’auditorium, la mensa e la palestra. La nuova presenza porterà anche a una ridisegnazione degli spazi circostanti con la previsione di percorsi pedonali e ciclabili e con un appropriato collegamento con il centro sportivo Ca’ de Testi, per consentirvi un facile trasferimento per le scolaresche.
Il numeroso pubblico presente ha accolto
le informazioni con sostanziale apprezzamento, anche perché le esigenze che ci
si propone di soddisfare sono evidenziate da tempo. Poche le eccezioni, se non
per la piazza di cui ci si aspettava un disegno più attrattivo della semplice
ripavimentazione e che la riportasse a spazio più frequentato. Finalità
probabilmente mutilata anche dall’imposizione della Sovrintendenza di non
inserire nell’intervento anche l’area Porrettana, con l’incomprensibile
motivazione che gli attuali tracciati carrabili ricalcano o ricordano
quelli pre-ciottolato. Mah!
Un’ultima annotazione: la realizzazione
della nuova scuola media impone obbligatoriamente l’abbattimento dell’attuale ,
compreso l’edificio chiamato ‘Mazzanti’ che si affaccia sulla Porrettana. Ciò
allargherà la spazio libero nel centro del paese e si giocherà, nel valutarne
la destinazione, una importantissima, se non cruciale, partita per il futuro
del centro cittadino. Il sindaco ha precisato che il tema sarà affrontato in
forma partecipata in un futuro non troppo lontano. Perplessità anche sul fatto che nel progetto di riqualificazione non venga considerata via Stazione, nel tratto incrocio Porrettana-caserma Carabinieri.
2 commenti:
Ma perchè non si chiude la Porrettana nel tratto che attraversa la piazza e
lasciare l'accesso solo per funzioni religiose ?
Se nel tratto di vecchia porrettana fra via del mercato e via stazione lasciano i ciottoli saremo sempre da capo e il tutto rimarrà sempre una cosa pasticciata alla menopeggio . A mio avviso l'uso di quei ciottoli fu una scelta infelice e quindi andrebbero levati dal primo all'ultimo.Sasso Marconi non è un paese mediovale e quei ciottoli hanno causato tante cadute e storte e bestemmie a non finire. Ma ci vuole tanto a capire che Le zone dove la gente cammina devono essere confortevoli e sicure da rischi di inciampi o cadute ? Io pavimenterei gli uffici di quelli che insistono a volerli tenere.Così almeno si renderebbero conto di quanto siano pratici,comodi e sicuri .
Posta un commento