Un ciclo di iniziative non più per "lottare contro” la droga ma per prevenire e curare insieme i soggetti più fragili. Dialoghi, viaggi, spettacoli, incontri, confronti, fuori e dentro la città per affrontare insieme il tema della dipendenza, o meglio dell'inter-dipendenza.
L’Azienda USL di Bologna informa:
Si disegna così la
rassegna di eventi promossi dalle comunità terapeutiche insieme all'Azienda USL
di Bologna e in collaborazione con istituzioni ed enti locali, tra i quali il
Comune di Bologna.
"Le giornate
dell'interdipendenza" approderanno a Bologna e provincia dal 21 al 26
giugno in luoghi emblematici per tutta la città. È infatti una scelta, quella
dell'Azienda USL di Bologna e delle comunità terapeutiche, ribattezzare la
tradizionale "giornata della lotta contro la droga" come un percorso,
un viaggio fatto di tanti piccoli passi per condividere con il maggior numero
di cittadini esperienze, consapevolezze, progetti, mete e traguardi. E così,
guardare al futuro delle dipendenze con uno sguardo nuovo: corale ed inclusivo,
riflettendo su questo tema a partire da diversi punti di vista, capaci di
offrire lenti, letture e approcci inediti.
In particolare,
quest’anno, le giornate intendono dedicare spazio e attenzione al tema delle
nuove generazioni: al loro rapporto con il consumo di sostanze, alla loro
salute mentale e alle varie manifestazioni del disagio giovanile, nonché al
rapporto con la legalità. Ogni evento rappresenterà un modo per dialogare su un
tema tanto profondo quanto complesso, che interessa i singoli ma anche l’intera
società ed il suo futuro.
Nel corso del ciclo di
eventi saranno molteplici le opportunità per approfondire i diversi aspetti
dell'interdipendenza.
In primis, la tavola
rotonda in programma il 21 giugno alle ore 17,30 presso il Teatro di Villa
Aldrovandi Mazzacorati intende porre attenzione sul complesso tema dei giovani
e della giustizia. Un’occasione per esaminare i cambiamenti in atto nella
società: dalla riflessione sulle caratteristiche delle persone minorenni che si
trovano presso l’Istituto penale minorile di Bologna, ai disagi legati ai
percorsi migratori, fino al tema della giustizia riparativa. Argomenti su cui
istituzioni e cittadini oggi ancor più hanno la necessità di riflettere per
rimodellare i servizi, rendendoli sempre più integrati e in grado di rispondere
alle più attuali esigenze della comunità.
Il 22 giugno, alle ore
9, presso la Sala Cesari-Sede regionale Avis sarà la volta del convegno
intitolato “Giovani e consumi. Evoluzione del fenomeno e degli interventi”. Il
congresso offrirà ad addetti ai lavori (e non solo) l’opportunità di riflettere
sui dati relativi ai consumi delle nuove generazioni, ascoltando interventi ed
esperienze di professionisti che ogni giorno lavorano con i giovani consumatori,
sia in ambito metropolitano che in altri territori. Sarà questa un’occasione
per ripensare insieme la presa in carico ambulatoriale, gli interventi
farmacologici e psicoterapici, la presa in carico residenziale e la necessaria
integrazione socio-sanitaria.
Infine, il 26 giugno in
Piazza Dalla dalle ore 17, le giornate dell’interdipendenza si concluderanno
con un evento - realizzato per i giovani e con i giovani - all’insegna di
musica, arte e spettacolo.
Durante la serata verrà
proposta una mostra di manifesti dedicati ai consumi di sostanze, introdotta
dal dott. Edoardo Polidori, mentre i ragazzi della comunità terapeutica San
Giuseppe, in collaborazione con la Compagnia Teatrale dell’Argine, e i ragazzi dei
Ceis A.R.T.E. saranno protagonisti di due spettacoli teatrali. Per concludere,
alle ore 21 il rapper Murubutu si esibirà nel Murubutu Tack intitolato “La
sostanza del rap”. La serata si chiuderà con “Musica - Live lab Hip Hop
Philosophy Graf” realizzato da un gruppo di giovani dei quartieri San Donato e
San Vitale.
In sintesi, una fitta
rassegna di appuntamenti con cui avviare una nuova stagione, riportando
l'attenzione di cittadini, istituzioni e Terzo settore sul tema del disagio
giovanile, sempre più emergente ed urgente da affrontare insieme. Promuovendo e
favorendo l'inclusione, la conoscenza, la consapevolezza e lo sguardo critico
dei più giovani, senza mai stigmatizzare e/o giudicare.
L’impegno condiviso da
istituzioni e cittadini sarà pertanto quello di rafforzare le reti di sostegno
al fine di accogliere e accompagnare i soggetti più vulnerabili nell'accesso ai
servizi. Su questa strada sarà possibile curare il dolore profondo di ciascun
giovane e con lui prendersi cura della salute e del benessere dell'intera
comunità, nei quartieri della città, così come della provincia.
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