In questo contesto è bene non farsi
prendere dalla fretta e soprattutto fare attenzione alle truffe, un fenomeno
che nell'ambito sta crescendo.
Il passaggio al mercato libero. Sono
circa 5 milioni gli italiani che dovranno passare al mercato libero per
l'elettricità entro il 10 gennaio 2024: se non lo faranno in autonomia, la loro
fornitura verrà assegnata d'ufficio e tramite asta a un nuovo operatore,
secondo le regole definite dal decreto del ministero dell'ambiente del 18
maggio 2023, in vigore dal 19/5, che sancisce i criteri e le modalità per il
passaggio al mercato libero dei clienti domestici non vulnerabili (le
condizioni tariffarie a cui potranno accedere questi clienti saranno definite
più avanti).
Stando alle stime, i non vulnerabili
del settore elettrico dovrebbero essere tra i 5-6 milioni su una platea di 9
milioni; mentre per il settore del gas dovrebbero essere tra i 4-5 milioni su
una platea di 7 milioni di utenti.
Aumentano le truffe. In questo
contesto occorre fare attenzione alle truffe.
Secondo l'indagine commissionata da
Facile.it in occasione del lancio, assieme a Consumerismo No Profit, del
progetto Stop alle Truffe (www.stopalletruffe.it), il fenomeno è in crescita:
solo nell'ultimo anno il numero di chi è stato vittima di una truffa o di un
tentativo di frode nell'ambito delle utenze della luce e del gas è aumentato
del 28%, con un danno stimato di oltre 1,2 miliardi di euro.
La ricerca ha messo in evidenza come,
all'interno delle principali voci di spesa familiare, le bollette luce e gas
siano il settore più colpito dai malfattori che, per raggiungere le loro
vittime, usano spesso il telefono o il porta a porta.
Guardando alle modalità emerge che il
finto call center è lo strumento più utilizzato, con una percentuale che in un
anno è passata dal 44% al 53%, mentre in un caso su cinque il truffatore ha
bussato direttamente alla porta di casa della vittima (21%).
Non mancano poi le frodi via web: il
34% delle vittime è stato raggirato tramite una falsa e-mail, mentre il 14% con
un finto sito web, percentuale quasi raddoppiata rispetto allo scorso anno
(+90%).
Cala, di contro, l'utilizzo da parte
dei malfattori delle app di messaggistica istantanea e dei social network, che
comunque rappresentano i mezzi con cui sono stati truffati, rispettivamente, il
5% e il 4% dei rispondenti.
Analizzando il profilo di chi è stato
raggirato o ha subito un tentativo di frode, emerge che i rispondenti con
un'età compresa tra i 35 e i 44 anni sono la categoria prediletta dai
malfattori, con una percentuale di vittime pari al 13,3% (a fronte di una media
nazionale pari al 9,4%).
Prendendo in considerazione il
livello di istruzione di chi ha partecipato all'indagine, risulta che i più
truffati sono i soggetti con un titolo di studio universitario, con una
percentuale di vittime pari al 13%, valore in aumento del 31%.
Suddividendo il campione su base
territoriale, invece, la ricerca rivela che l'area più colpita è il Nord Ovest,
con una percentuale pari all'11,6%.
Esaminando come si comportano le
vittime dopo una truffa, risulta che quasi 6 su 10 hanno dichiarato di non aver
denunciato l'accaduto (58%), percentuale pari a oltre 2,3 milioni di individui.
Dietro alla scelta di non recarsi al
commissariato di Polizia ci sono spesso ragioni legate all'importo della
singola truffa, tanto è vero che il 35% ha dichiarato di non aver denunciato
perché il danno economico subito era contenuto, mentre il 25% perché era certo
che non avrebbe comunque recuperato quanto perso.
Inoltre, sempre più persone non
denuncino la frode per ragioni psicologiche: il 19% perché “si sentiva ingenuo
per esserci cascato” (in aumento del 27% rispetto alla precedente rilevazione),
mentre il 10% perché “non voleva che i familiari lo scoprissero” (dato in
crescita di oltre il 200%).
Il risparmio in primo piano. Un altro
tema caldo per quanto riguarda le bollette di gas e luce rimane il risparmio.
Su questo fronte Hive Power,
fornitore di soluzioni per le reti intelligenti, ha definito alcuni consigli
utili per ridurre al minimo i propri consumi, i costi dell'energia e l'impatto
ambientale.
Per quanto riguarda gli
elettrodomestici, questi apparecchi vanno scelti preferibilmente di ultima generazione,
tenendo conto del loro grado di efficienza energetica e delle tecnologie
impiegate.
I vari modelli differiscono, infatti,
in base alla classe, che ne determina l'efficienza e di conseguenza il
risparmio, e in base al fatto che abbiano, o meno, funzionalità avanzate, come
le opzioni di lavaggio all'avanguardia o la possibilità di connessione wi-fi.
C'è da tenere presente che gli
elettrodomestici presenti in casa hanno una serie di programmi che consentono
di lavare nel modo più appropriato indumenti e stoviglie a seconda del loro
materiale. Tra questi c'è la funzione eco: questa specifica modalità di
lavaggio, grazie a tempi di riscaldamento dell'acqua più lunghi e all'utilizzo
di temperature più basse, permette di risparmiare energia, che significa poi
ricevere bollette meno costose.
In generale, inoltre, la
razionalizzazione dei tempi di utilizzo degli elettrodomestici è un'azione
semplice ma efficace per contribuire alla salvaguardia dell'ambiente e al
risparmio energetico.
Le strategie adottabili sono varie:
una, per esempio, è decidere di far andare gli apparecchi in quei momenti della
giornata in cui l'energia costa meno, ovvero nella fascia intermedia che va dal
lunedì al venerdì dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 23, e il sabato dalle 7 alle
23.
Se l'energia della propria casa
proviene da una fonte rinnovabile, un altro modo per risparmiare può essere
quello di utilizzare gli elettrodomestici quando la disponibilità di energia
sostenibile è maggiore.
A questo proposito, sono già presenti
sul mercato delle piattaforme in grado di gestire e ottimizzare le proprie
risorse energetiche in maniera semplice.
Inoltre, quando si tratta di
riscaldamento e di raffreddamento della casa, è meglio optare per le pompe di
calore, che sono dei dispositivi che, attraverso un processo termodinamico,
sono in grado di prelevare il calore dall'esterno (dall'aria, dall'acqua o dal
terreno) per trasferirlo all'interno di una casa, o di un edificio, e
viceversa. Questa tecnologia può essere impiegata sia per il raffreddamento sia
per il riscaldamento e, oltre che a essere altamente sostenibile da un punto di
vista ambientale, garantisce una riduzione significativa dei costi in bolletta
e la possibilità di usufruire di incentivi e detrazioni fiscali e come quelli
previsti dall'ecobonus e dal bonus casa.
Oltre a tutto ciò, è importante
scegliere attentamente il gestore. In un'ottica di sostenibilità, è preferibile
optare per un operatore che utilizzi energia da fonti rinnovabili. È importante
valutare attentamente le offerte, stando attenti ai vincoli e ai costi nascosti
che possono celarsi dietro a tariffe particolarmente vantaggiose.
Inoltre, un gestore che offre la
possibilità di conoscere realmente i propri consumi per ridurre gli sprechi e
ottimizzare i costi è sicuramente da prediligere rispetto ad altre soluzioni
meno trasparenti e attente all'efficienza.
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