domenica 6 giugno 2021

Il sovraccarico di traffico a Sasso Marconi per un bel po' ce lo dobbiamo sopportare così


Rassegnato e fin troppo arrendevole l'intervento del sindaco Roberto Parmeggiani ( nella foto) sull'aggiornamento allo stato della viabilità a Sasso Marconi pubblicato su facebook. Chi si aspettava una presa di posizione forte e una pretesa di azioni per una veloce soluzione del tragico momento che stanno vivendo i cittadini di Sasso Marconi e delle Valli del Reno e del Setta a causa della chiusura del Ponte sul Reno e per la prossima chiusura della galleria autostradale di Monte Mario per manutenzioni, è rimasto deluso.

Il sindaco, per ciò che riguarda il centro cittadino sommerso da un'onda selvaggia di traffico leggero e pesante, ha rimandato i necessari correttivi a uno studio di riorganizzazione della mobilità cittadina che però ancora non è stato affidato. Lo sarà prossimamente, ha detto. Ha poi rilevato le lamentele dei cittadini per il passaggio veloce di auto in alcune vie del centro ma ha dimenticato che di contro si formano anche lunghe file ai semafori che portano a una degenerazione della qualità dell'aria, fattore altrettanto preoccupante per i residenti. Anche la richiesta insistente di una rotonda all'incrocio tra viale Kennedy, via Porrettana e via Ponte Albano è rimandata allo studio non ancora avviato. Il sovraccarico poi cui è sottoposto dal febbraio scorso il Ponte Albano è oggetto di uno studio annunciato da mesi, ma anche qui l'esito del primo rilievo non è ancora pervenuto al Comune.

La resurrezione viaria e l'organizzazione futura della tragica situazione che è chiamato a sopportare Sasso Marconi è rimandata a un tavolo permanente cui dovrebbero fare parte tutti gli enti coinvolti, dalla Regione ai singoli comuni. Promesso anche un incontro pubblico per illustrare le ragioni e i metodi di intervento.

Una meteora già buia quindi la proposta di class action (azione collettiva) dei danneggiati dalla mala gestione del ponte e dimenticata anche la proposta di alcuni cittadini di manifestazione pubblica, la cui finalità sarebbe stata proprio quella di dare sostegno agli amministratori locali nella richiesta del contenimento dei tempi dei vari interventi. Per ora solo una raccolta di firme avviata dal PD di Sasso Marconi che dovrebbe essere inoltrata alle autorità nazionali, regionali e della Città Metropolitana.

La mitezza e la rassegnazione del sindaco Parmeggiani si aggiunge al silenzio ancor più preoccupante degli enti comunali delle due vallate coinvolte (si sono limitati a una lettera inviata alle autorità nazionali e regionali), i cui cittadini pagano il maggior prezzo della chiusura del Leonardo Da Vinci. Ciò fa presumere che, come troppo spesso accade, si voglia sostanzialmente far ingoiare il rospo, nella dimensione e nel gusto sgradito con cui si presenta. I tempi per la soluzione della viabilità interrotta per il deterioramento del ponte Da Vinci potrebbero quindi essere proprio quei tre anni (almeno) annunciati dall'assessore alla viabilità regionale, anche perchè il sindaco rispondendo a una domanda di chi accostava il nostro ponte sul Reno a quello dell'autostrada di Genova (ricostruito in breve tempo perchè gestito da un commissario), ha spiegato che l'accostamento è improprio: il ponte Morandi è di interesse nazionale e il porto di Genova è fra i più importanti d'Europa, mentre il Da Vinci è locale. Aggiungo io, di interesse per le sole valli del Reno e del Setta, le più dimenticate dell'Appennino Bolognese.

 

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Ennesima dimostrazione della pochezza dei politici. Tronfi di promesse in campagna elettorale per poi fregarsene altamente dei propri cittadini. Che schifo.

Anonimo ha detto...

Sicuramente il Sindaco Parmeggiani non usa la val di Setta ora chiuso il Ponte è una via crucis per venire a Sasso a portare i bambini a scuola poi recarsi al lavoro a Bologna, se poi viene chiusa anche se temporaneamente la galleria di Monte Mario, ci vogliono fare impazzire. Non sarà per il Sindaco di importanza nazionale il Ponte da Vinci, come il ponte di Genova ma provi lui a fare tutti i giorni questo tragitto forse dopo cambia opinione...che delusione

Anonimo ha detto...

E' uno schifo, invece di risolvere i problemi si preoccupano di istituire un bel tavolo permanente da dove, presumibilmente, usciranno tante chiacchiere e pochi fatti...

Anonimo ha detto...

Analisi della situazione ben centrata !
Bravo Fabbriani .

Anonimo ha detto...

Mi sa che è proprio così: rassegnato e fin troppo arrendevole .
Cosa possiamo fare noi cittadini ?
Gesti eclatanti che abbiano risonanza nazionale ?
O rassegnarci anche noi ?
Che tristezza !

Anonimo ha detto...

Merola se ne sta interessando da pochi giorni, dopo mesi di silenzio.
È un tema anche per le elezioni del sindaco di Bologna visto che sarà anche il presidente della città metropolitana di Bologna.

Anonimo ha detto...

Ma il ponte sul Reno della nuova Porrettana supporterà tutto il carico di veicoli che ci sarà per la chiusura della galleria di monte Mario ?
ANAS ha fatto le dovute verifiche ?

Anonimo ha detto...

Ma la magistratura cosa fa?

Anonimo ha detto...

Interverrà il grande Stefanone al ritorno dal Lussemburgo, tra una forma di parmiggiano e una mattonella in ceramica di faenza, un bel post su facebook e via andare

Anonimo ha detto...

Si dai, blocchiamo il traffico per sbloccare il traffico... Ma come ti vengono certe pensate?

Anonimo ha detto...

https://youtu.be/xdBbyxAzT7g?t=2724

Consiglio Unione dei Comuni Valli del Reno Lavino Samoggia del 31.05.2021.

Anonimo ha detto...

Un articolo così duro ed estremamente di parte, lo avrei gradito anche per la frana di Gardelletta (Mastacchi/Pasquini) avvenuta 26 mesi fa in cui si sta allestendo il cantiere in questi giorni, che durerà quasi due anni se tutto va bene.
In tre mesi però Parmeggiani doveva risolvere un problema molto più complesso come il Da Vinci.
Forse il Sindaco di Sasso è mite,arrendevole ecc, le idee geniali dei lettori di questo blog per risolvere in tempi brevi la situazione, penso le accetti volentieri però.
Quindi forza sentiamo? Un tunnel sotto il Reno?
Facile criticare molto facile!

Anonimo ha detto...

Per anonimo 13.39.... mettiamoci pure anche il Sindaco di Marzabotto così abbiamo chiuso il cerchio. Fino a che'i cittadini ragionano x parte politica (dx e sx) e non si usa il senso pratico non si va da nessuna parte ! A manifestare per i disservizi stradali e non solo dovrebbero essere proprio i Sindaci di tutti i territori interessati.

Anonimo ha detto...

Almeno per solidarietà il sindaco dovrebbe trasferirsi sulla Val di Setta per i prossimi tre anni, magari insieme ai rappresentanti della città metropolitana. Di sicuro questo non aggiusterà il ponte ma certamente dopo avranno a cuore il problema più di adesso.
Non è colpa di questo sindaco se la situazione è degenerata fino a questo punto ma una seria riflessione sulle persone che si votano dietro a un simbolo colorato andrebbe fatta... e non parlo solo del sindaco

Anonimo ha detto...

Anonimo 13.39.... chiamiamo in causa per questo disastro anche il Sindaco della Città Metropolitana e l' ex Sindaco di Sasso . Questi non si possono nominare ???

Anonimo ha detto...

Non è colpa del sindaco di Sasso, certo, il ponte è responabilità della città metropolitana, sindaco Merola e consigliere che si occupa della viabilità Monesi.
Invece di raccogliere firme per ottenere un commissiario per il ponte, cosa già decisa (leggete i giornali di ieri con le dichiarazioni di Merola), perchè non iniziamo tutti a chiedere le dimissioni di Monesi? Scrivete quello che volete, commentate come volete, ma alla fine, sui social, aggiuniungere #MONESIDIMETTITI sarebbe così sbagliato? Poco rispettoso? Allora subite in silenzio, come fanno chi governa e che sta all'opposizione nel nostro territorio. Parliamo pure di sgambamento cani e crescentine,raccogliamo le firme per una cosa già decisa e non ci lamentiamo, per piacere.
#MONESIDIMETTITI