E' l'Appennino la nostra ricchezza e diventa il veicolo e l'indicatore della rinascita dopo il Covid. Una conferma delle iniziative che si possono mettere in campo per ospitare un turismo saggio, ambientalmente sostenibile, ricco di bellezze, cultura e specialità culinarie, è stata la giornata di ieri.
Alla fattoria La Pulcina di Castel di Casio si è tenuto un incontro dal titolo 'Apericultura' iniziato con una informale e interessante conferenza del professor Renzo Zagnoni che, sotto un gazebo del giardino, ha parlato sul tema : 'porci e porcari nel Medioevo'. E ' seguita la degustazione di formaggi e grigliata preparata dell'Associazione Mela Rosa Romana, accompagnate da vini locali proposti dal sommelier Bassi. I sapori dei formaggi di capra e delle carni dell'allevamento La Pulcina erano esaltati dai mieli dell'Appennino dell'apicoltore Romano Maggiora di Riola e dalle marmellate di frutti di bosco dell'azienda agricola Mak Boguslawa che produce in maniera rigorosamente biologica a Stanco. L'azienda coltiva frutti dei boschi quali more, lamponi, mirtilli, ribes, fragoline, rose canina e ne realizza confetture utilizzando solo zuccheri biologici.
Nella foto, da sin: Mak con le sue confetture, il sommelier con i suoi vini e Romano con i mieli
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