“Nell’ultimo anno il titolo Hera è sceso del 35 per cento e la società non sembra poi particolarmente impegnata nella cosiddetta transizione ‘green’, in linea con l’Agenda 2030”
Da Cronaca Bianca Emilia Romagna
Per Michele Barcaiuolo di Fratelli d’Italia le cose devono cambiare: le amministrazioni locali che si affidano per la gestione dei servizi a Hera debbono pretendere il rispetto degli impegni indicati nell’Agenda 2030 (“e se gli impegni non verranno onorati possono valutare affidamenti ad aziende più virtuose”). Per questo il consigliere sollecita, con un’interrogazione, l’intervento della Regione Emilia-Romagna.
Il consigliere chiede quindi, su questo tema, “l’impegno, come stabilito nell’Agenda 2030, delle amministrazioni regionale e locali, che rappresentano il livello di governo più vicino ai cittadini e alle imprese e hanno quindi gli strumenti per promuovere processi di consultazione e partecipazione sui temi dello sviluppo sostenibile”.
Barcaiuolo parla poi della gestione di Hera: “Nell’ultimo anno il titolo Hera è sceso del 35 per cento, i dividendi distribuiti dagli azionisti sono cresciuti solo dell’11 per cento rispetto ad aumenti del 60 per cento e oltre delle altre aziende multiservizi presenti sul territorio nazionale e la società non sembra poi particolarmente impegnata nella cosiddetta transizione ‘green’, in linea con l’Agenda 2030 (l’azienda risulta indietro sulle rinnovabili, impegnata marginalmente nell’ambito delle bioenergie e praticamente assente in settori innovativi e a minor impatto ambientale come idroelettrico, eolico e solare)”.
Il consigliere chiede poi tutele per i cittadini che hanno investito in azioni Hera, sollecitando l’esecutivo regionale a vigilare sulla variazione del valore di questi titoli.
(Cristian Casali)
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