giovedì 21 agosto 2008

L'ECCIDIO DI MONTE SOLE

Ancora guerra di dati sulla strage di Marzabotto.

Valter Cardi e Don Zanini: due verità.


"I fatti di Monte Sole dell’autunno del ’44 non sono interpretabili: hanno una verità storica frutto di una approfondita ricerca scientifica e di una sentenza giudiziaria". Valter Cardi, presidente associazione familiari delle vittime di Marzabotto, rigetta così la verità di don Dario Zanini sulla ‘Strage di Marzabotto’ recentemente riproposta dal sacerdote, il quale indica il numero delle vittime in circa 750. "Ancora una volta ci mortifica sapere che c’è chi sostiene ‘un’altra verità’ . Una verità che contrasta con i dati usciti dal processo di La Spezia che confermano il numero dei morti di Monte Sole in circa 770/800 persone". Don Dario ha condotto una lunga ricerca, direttamente dagli involontari testimoni dell’epoca. Cosa non vi torna ? "Il processo Militare di La Spezia si è avvalso della collaborazione dei professori Paolo Pezzino dell’Università di Pisa e Carlo Gentile dell’università di Colonia, che hanno analizzato le fonti storiografiche raccolte negli archivi tedeschi e anglo americani e sentito centinaia di testimoni che di fronte ai giudici Italiani hanno descritto minuziosamente i fatti. Don Zanini non cita mai le sue fonti e, soprattutto, se è in possesso di un’altra verità, perché non l’ha portata al vaglio dei giudici militari di La Spezia?. Dagli archivi tedeschi, per esempio, si è appreso che ad uccidere il comandante della stella Rossa, fu un SS di nome Kurt Wolfle, porta ordini della prima compagnia. Quando fino ad ora si è insistito su un delitto consumato all’interno della formazione partigiana". Don Zanini è un ricercatore e un sacerdote che sostiene l’obbligo cristiano del perdono. Qual è la vostra posizione? "Il tema va posto su un piano morale e religioso. Alcuni testimoni hanno pronunciato la parola perdono anche di fronte ai giudici di La Spezia. Sul piano laico e civile prevale la sentenza della magistratura che utilizzando dati certi ha condannato all’ergastolo 10 SS responsabili del massacro. Ritengo che la verità sull’eccidio, sganciata da logiche di guerra fredda , debba fare i conti con le nuove fonti storiche acquisite. L’operazione Monte Sole fu pianificata dall’ufficio di controspionaggio tedesco. Si trattò di un’azione punitiva diretta verso la popolazione civile, ritenuta solidale con la resistenza partigiana. Fu condotta da un reparto speciale di SS composto da molti della famigerata divisione Totenkoppf ( teste di morte). Nei rapporti giornalieri dei militari tedeschi furono riportate le cifre esatte del numero dei civili massacrati. Tutto il resto non appartiene alla verità".

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