Marzabotto ha dato a Peppino Impastato (nella foto) un luogo della memoria intitolandogli il parco del capoluogo a fianco del Parco Bottonelli. Il giovane giornalista siciliano, ucciso il 9 maggio del 1978 a Cinisi, a causa della sua costante denuncia contro la prepotenza della mafia, è stato portato all’attenzione delle amministrazioni locali dall’associazione Radio Aut-gruppo di Marzabotto. La costante attività del gruppo ha raggiunto lo scopo di ricordare Peppino anche a Monzuno, che ha intitolato al giornalista siciliano una strada di Vado e a Grizzana Morandi che ha dato il nome di Peppino Impastato alla piazzetta della scuola. All’origine dell’intitolazione vi è anche la volontà di creare una sorta di ‘gemellaggio civile’ fra Marzabotto, luogo simbolo della barbarie portata dalla guerra e Cinisi, città emblema per la resistenza alla mafia. L’intitolazione ufficiale avverrà il prossimo 4 ottobre e farà parte del programma annuale per le celebrazioni di commemorazione dell’eccidio di Monte Sole dell’autunno del 1944. Alla cerimonia saranno presenti una delegazione degli ‘amici di Peppino’ riuniti dal Forum Antimafia tenutosi a Cinisi nel 2006, quando si gettarono le basi per l’incontro tra le due comunità vittime della prepotenza, Giovanni Impastato, fratello di Peppino e continuatore delle battaglie del giovane giornalista e Rosario Crocetta, sindaco di Gela, noto per la determinazione con cui combatte la mafia del suo paese. A rimarcare la vicinanza fra Marzabotto e la Sicilia, la città di Gela ha recentemente intitolato una via del paese alle vittime di Marzabotto.
Nessun commento:
Posta un commento