martedì 19 gennaio 2021

I simboli religiosi della Rupe sono al buio

L'edicola

Oscurati i simboli religiosi della Rupe di Sasso Marconi, voluti per ricordare la presenza per sette secoli della Madonna del Sasso nel santuario ricavato da una grotta sul tracciato che consentiva di superare la barriera della grande massa arenarica. Da alcuni giorni infatti 'brillano' per la mancanza di illuminazione sia la grande Croce collocata sulla cima dell'enorme sasso, sia l'edicola alla base della Rupe. L'edicola fu costruita proprio lì pochi anni fa per ricordare il passaggio dell'immagine sacra nel trasferimento dalla Rupe al Borgo, per essere definitivamente ospitata nel santuario al centro dell'abitato costruito proprio per Lei. Il doppio 'spegnimento' fa molto parlare e molti temono una volontà precisa di boicottare agli occhi dei passanti le due immagini religiose. Il parroco don Paolo Russo fa sapere di aver già fatto presente la spiacevole mancanza di illuminazione agli uffici comunali e di aver avuto assicurazione di una pronta riparazione. Dal Comune si assicura che non c'è alcuna volontà negativa all'origine degli spegnimenti. Una prima riparazione all'edicola è già stato fatta, ma purtroppo continua a 'saltare ' il differenziale dell'impianto per cui sarà necessaria una ricerca accurata della causa che porta al corto circuito. In merito alla grande Croce sulla Rupe non è in area pubblica, ma privata, quindi non di competenza dell'ente pubblico. La risposta però non tranquillizza affatto. Qualcuno racconta che anche la croce collocata sulla cima della torre civica con la bandierina metallica che riporta l'anno di costruzione è stata staccata dicendo che la si voleva riparare e liberare della ruggine. L'impegno era quello di ricollocarla alla prima occasione di avere in piazza un mezzo capace di raggiungere la vetta della torre civica. Sono passati tanti anni e la croce non è più stata ricollocata. Si teme che ormai sia andata persa e si ricorda con rammarico chi non accettava quella rimozione, la signora Paola Zani, nipote di don Ernesto Cavara titolare del Santuario prima di Don Dario Zanini, che fino all'ultimo ha lamentato quello che riteneva un vero scippo. Purtroppo è venuta a mancare prima di poter rivedere i campanili come lei li ricordava.

 



 

Il Santuario in una cartalina del 1958

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ah è una croce? Pensavo che quel eco-mostro paesaggistico sopra la Rupe fosse un palo della luce

Anonimo ha detto...

Se non ricordo male si potevano mettere sulla rupe solo impianti, antenne, ripetitori ma nell'evuluzione degli eventi il miracolo ha portato ad un oggetto che sembra una croce ed il comune tace ed ha taciuto.
https://blog.uaar.it/2007/09/28/sasso-marconi-spunta-una-croce-sul-monte-che-croce/
Non si preoccupi l'ispiratore del post che edicole e croci sono nella mente indipendentemente da lampadine più o meno funzionanti.

Luca ha detto...

Quando mai è stata illuminata la croce sulla Rupe??

Luigi ha detto...

Agli anonimi che hanno paura di una croce e preferiscono vedere sulla Rupe le antenne e i ripetitori vorrei ricordare che i simboli religiosi oltre a fare parte delle nostre tradizioni, sono per una larga fetta della popolazione una fonte di consolazione a cui in momenti difficili, come ad esempio l'attuale, molti si rivolgono per cercare conforto; perciò agli atei non dovrebbero , per rispetto, dare fastidio, casomai non dovrebbero fare né caldo né freddo come ai più non lo fanno le antenne. Ricordo anche un pensiero di Papa Benedetto XVI: “La perdita delle nostre radici sarà la fine della civiltà occidentale”

Anonimo ha detto...

Caro Luigi, sono l'anonimo delle 10:45, io non ho problemi con le croci o altri simboli religiosi (di qualsiasi religione) ma quella è proprio orrenda. Si poteva fare sicuramente una cosa più fine ed elegante, così com'è sembra soltanto un parafulmine buttato lì alla carlona ed è un pugno nell'occhio per chi scende dalla valle

Anonimo ha detto...

E comunque mi spiace per Papa Benedetto ma se si scava più a fondo le nostre radici partono dal medioriente e ancor prima dall'Africa

Anonimo ha detto...

...comunque nel 1958 (vedi foto) falce e martello capeggiavano a fianco dell' ingresso del Santuario, altro che croce in cima alla rupe...

Anonimo ha detto...

Quando da piccolo guardavo le bandierine di ferro poste sui campanili, c’era scritto 1883.
Le Croci erano presenti su entrambi i campanili .
Ora “CASUALMENTE “ è ancora assente sul Campanile verso il Comune !!!!!

Da bambino pensavo : come sono vecchi e belli quei campanili …… A quel tempo il sindaco Roberto Parmeggiani era in fasce , ma ora spero “sia cresciuto” e prenda la decisione di ricollocare la Croce .

Molti Sassesi vorrebbero rivedere quella Croce oggi dalla Piazza, e non domani dal cielo!!!
Ciò ,purtroppo, è già successo ad altri Sassesi autoctoni.

P.S. Condivido pienamente il commento di Luigi riguardo alla Croce sulla Rupe