mercoledì 10 febbraio 2021

Le preoccupazioni sul ponte di Sasso erano fondate: è pericoloso.

Ora la viabilità locale è demoralizzante



di Marta Evangelisti

Gruppo Consiliare Uniti per l'Alternativa

Nel maggio 2019 ho sottoposto alla Città Metropolitana la richiesta  di conoscere lo stato del Ponte Leonardo da Vinci di Sasso Marconi, a fronte delle numerose sollecitazioni ricevute anche dal nostro referente locale Lorenzo Biagioni.

Nella risposta si evinceva come il ponte sul Reno fosse sottoposto a costanti ispezioni e che gli uffici fossero al corrente del diffuso stato di ammaloramento presente su di esso.

La stessa Città Metropolitana riferiva però che per quanto era stato possibile verificare, non si era ritenuto che tali ammaloramenti comportassero la necessità di imporre limitazioni al traffico legale previsto dal Codice della Strada, mentre per il transito dei Trasporti Eccezionali era stata disposta la limitazione al transito per veicoli di massa superiore alla 44 tonn.

Al fine di approfondire la situazione manutentiva della struttura e di poter avviare una successiva analisi ingegneristica, la stessa riteneva necessario effettuare un’ispezione più approfondita che rilevasse la tipologia e l’estensione dei suddetti ammaloramenti presenti sul ponte.

A fronte quindi di lavori iniziati qualche settimana fa, dopo quasi due anni da quella risposta e della appresa notizia della improvvisa totale chiusura del ponte, ci viene da dire che qualcosa non torna.

Si tratta di un provvedimento che avrà forte impatto sulla circolazione dei mezzi che giunge senza alcun preavviso. Quindi ci viene anche da pensare che chiudere il ponte in modo così repentino, evidenzi la necessità di agire in emergenza, dimostri la reale pericolosità dello stato dello stesso e che la situazione è davvero seria.

Adesso però vorremmo sapere come sarà svolto l’intervento e il costo delle stesso. Infatti la situazione del traffico locale era già al limite nei giorni scorsi, per la chiusura parziale del ponte e per i concomitanti lavori autostradali, oltre che per la chiusura della provinciale Gardelletta.
Ho provveduto quindi al deposito dell’ennesima interpellanza per conoscere tutti questi dettagli e come mai si è arrivati così in ritardo seppur vi fossero evidenti segnali di pericolo. Stessa cosa faremo su tutti i livelli istituzionali e porteremo il problema anche all’attenzione di Roma, tramite l’opera dell’onorevole Galeazzo Bignami.”

 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma in che mani siamo?
Poveri noi!

Anonimo ha detto...

Un pensiero alle 43 vittime del Morandi: senza la loro tragedia nessuno avrebbe fatto un beneamato razzo.

Anonimo ha detto...

E comunque lo hanno fatto dopo oltre due anni di attesa.