venerdì 21 novembre 2008


CARTIERA RENO DE MEDICI: PAURA di CHIUSURA

Non nascondono la loro paura di essere a forte rischio di perdita del posto di lavoro i 120 cassaintegrati della cartiera Reno De Medici di Marzabotto.

La possibilità che la fabbrica possa chiudere pare ormai essere all’orizzonte e non sono venute buone notizie dall’incontro che si è tenuto il 19 scorso fra le rappresentanze dei cinque stabilimenti del Gruppo e la direzione aziendale. In questo anno è stato valutato che la produzione in eccesso, qualora tutti e cinque gli stabilimenti del gruppo avessero lavorato a pieno ritmo, sarebbe stato di 100.000 tonnellate di carta. Il 2009 si presenta ancora più avaro con la previsione di un eccesso di 140.000 tonnellate. Lo stabilimento di Marzabotto produce 120.000 tonnellate l’anno. Che la direzione aziendale possa prendere in considerazione la chiusura di Marzabotto per garantire la piena operatività agli altri 4 siti produttivi pare persino una possibilità realistica. Logica però respinta con decisione dalle maestranze, dalle loro rappresentanze e ovviamente dalla amministrazione comunale che vedrebbe, con la perdita della cartiera Reno de Medici, la cancellazione dell’ultima realtà industriale di Marzabotto dopo la chiusura della cartiera Burgo di Lama Di Reno. La strategia che si vuole attuare, ha spiegato Alessio Festi della Cgil, è quella di superare il 2009, nel quale si è convinti che la crisi non si risolva, con l’utilizzo degli ammortizzatori sociali e riprendere l’attività nel 2010 quando si presume che la nube delle recessione si sarà allontanata. Ora i 120 operai sono in cassa integrazione per le prossime tre settimane e l’azienda ha decretato il blocco degli investimenti ad eccezione di quelli per i termovalorizzatori (produzione di energia con la combustione degli scarti di lavorazione). L’azienda ha però lamentato le risposte negative su tali lavorazioni, avute dagli enti locali. Nella prima decade del febbraio 2009 è previsto un altro incontro di gruppo dal quale si spera di avere dall’azienda più rassicuranti notizie e un piano industriale di rilancio dell’intero gruppo. Nei primi giorni del 2009 ci sarà inoltre un incontro a Bologna per una migliore programmazione fra tutte le figure coinvolte.

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