Protesta dei sindaci della montagna davanti a Palazzo Malvezzi
E' stato registrato mecoledì scorso nella piazza di palazzo Malvezzi a Bologna un nuovo episodio della ormai datata 'telenovela ungulati'. Protagonisti, i sindaci di alcuni comuni montani e i rappresentanti di associazioni vicine al mondo rurale. I primi, con tanto di fascia tricolore alla vita, hanno accusato l'assessato provinciale, cui fa capo la gestione della presenza di selvatici, di non aver raggiunto l'obiettivo di contenere la presenza di selvatici, in particolare gli impattanti cinghiali e cervi, a quella compatibile con la presenza dell'uomo e della sua attività agricola. Il copione, come c'era da attendersi, prevedeva lo scambio di accuse sulla responsabilità della situazione: l'assessore ha precisato di essersi comportato rispettando le indicazioni del 'piano faunistico provinciale' approvato da tutti i soggetti rappresentativi comprese le associazioni di categoria degli agricoltori. La Coldiretti ha respinto con decisione l'accusa ricordando di essersi opposta, unica fra tanti, al piano approvato dalla Provincia. Quindi tutti in posa per una foto ricordo e poi ognuno nel proprio ufficio in attesa della prossima inutile ripresa.
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