Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese. Da anni il Servizio Sociale Territoriale dell’Unione, attraverso l’équipe affido e in collaborazione con i
servizi sanitari, è impegnato nella promozione
e nel sostegno dei percorsi di affidamento familiare, una pratica che
rappresenta un gesto concreto di solidarietà e comunità.
Nel tempo, l’équipe ha costruito una
solida rete di relazioni su tutto il territorio distrettuale, promuovendo attività di sensibilizzazione, corsi di formazione
e un costante monitoraggio dei progetti attivi. Il lavoro quotidiano
si affianca al supporto alle famiglie
affidatarie, realizzato anche grazie al Centro per le Famiglie dell’Appennino Bolognese,
attraverso incontri di gruppo e momenti di confronto dedicati.
Da questo impegno è nata l’iniziativa
teatrale “La migliore versione di me”,
spettacolo scritto e interpretato da Silvia
Frasson, promosso dall’Istituzione
Servizi Sociali, Educativi e Culturali dell’Unione.
L’opera nasce da un lungo percorso di
raccolta di testimonianze reali
insieme agli operatori, alle famiglie affidatarie e ai bambini coinvolti
nell’affido. Attraverso una narrazione intensa e partecipata, l’attrice dà voce
alle emozioni, alle sfide e alla bellezza dell’accoglienza, invitando il
pubblico a guardare all’affido non come a un atto di sacrificio, ma come a un gesto d’amore e di crescita condivisa.
Lo spettacolo è stato proposto in due serate per favorire la massima partecipazione della cittadinanza: il 1° novembre al Cinema Nuovo di Vergato e il 2 novembre al Teatro Comunale di Castiglione dei Pepoli. Entrambi gli appuntamenti hanno registrato un’ampia partecipazione e un forte coinvolgimento emotivo.
«Ci ha fatto davvero piacere vedere
tante persone partecipare a queste serate piene di emozione e significato – ha
commentato Alessandro Santoni ( nella foto) ,
Presidente dell’Istituzione Servizi Sociali, Educativi e Culturali dell’Unione
dei Comuni dell’Appennino Bolognese –.
Ci sono esperienze che cambiano lo sguardo e ti insegnano a vedere la vita con
occhi nuovi: l’affido familiare è una di queste. È un gesto che nasce
dall’amore e dall’accoglienza, e che diventa crescita per tutti, per chi
accoglie e per chi viene accolto. Con questa iniziativa abbiamo voluto
raccontarlo attraverso il linguaggio del teatro, un linguaggio capace di
emozionare e far riflettere. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno
condiviso con noi questo momento, perché solo insieme possiamo scoprire e
donare la migliore versione di noi».
Con “La migliore versione di me”, l’Unione dei Comuni rinnova il proprio impegno nel valorizzare la cultura dell’affido e nel promuovere una comunità più accogliente, solidale e consapevole.


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