domenica 9 novembre 2025

“La migliore versione di me”. A teatro il racconto autentico dell’affido familiare

 

Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese. Da anni il Servizio Sociale Territoriale dell’Unione, attraverso l’équipe affido e in collaborazione con i servizi sanitari, è impegnato nella promozione e nel sostegno dei percorsi di affidamento familiare, una pratica che rappresenta un gesto concreto di solidarietà e comunità.

Nel tempo, l’équipe ha costruito una solida rete di relazioni su tutto il territorio distrettuale, promuovendo attività di sensibilizzazione, corsi di formazione e un costante monitoraggio dei progetti attivi. Il lavoro quotidiano si affianca al supporto alle famiglie affidatarie, realizzato anche grazie al Centro per le Famiglie dell’Appennino Bolognese, attraverso incontri di gruppo e momenti di confronto dedicati.

Da questo impegno è nata l’iniziativa teatrale “La migliore versione di me”, spettacolo scritto e interpretato da Silvia Frasson, promosso dall’Istituzione Servizi Sociali, Educativi e Culturali dell’Unione.

L’opera nasce da un lungo percorso di raccolta di testimonianze reali insieme agli operatori, alle famiglie affidatarie e ai bambini coinvolti nell’affido. Attraverso una narrazione intensa e partecipata, l’attrice dà voce alle emozioni, alle sfide e alla bellezza dell’accoglienza, invitando il pubblico a guardare all’affido non come a un atto di sacrificio, ma come a un gesto d’amore e di crescita condivisa.

Lo spettacolo è stato proposto in due serate per favorire la massima partecipazione della cittadinanza: il 1° novembre al Cinema Nuovo di Vergato e il 2 novembre al Teatro Comunale di Castiglione dei Pepoli. Entrambi gli appuntamenti hanno registrato un’ampia partecipazione e un forte coinvolgimento emotivo.

«Ci ha fatto davvero piacere vedere tante persone partecipare a queste serate piene di emozione e significato – ha commentato Alessandro Santoni ( nella foto) , Presidente dell’Istituzione Servizi Sociali, Educativi e Culturali dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese –.
Ci sono esperienze che cambiano lo sguardo e ti insegnano a vedere la vita con occhi nuovi: l’affido familiare è una di queste. È un gesto che nasce dall’amore e dall’accoglienza, e che diventa crescita per tutti, per chi accoglie e per chi viene accolto. Con questa iniziativa abbiamo voluto raccontarlo attraverso il linguaggio del teatro, un linguaggio capace di emozionare e far riflettere. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno condiviso con noi questo momento, perché solo insieme possiamo scoprire e donare la migliore versione di noi».

Con “La migliore versione di me”, l’Unione dei Comuni rinnova il proprio impegno nel valorizzare la cultura dell’affido e nel promuovere una comunità più accogliente, solidale e consapevole. 

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