Nuovo e significativo passo avanti nel programma di recupero del patrimonio edilizio delle chiese affidate a don Paolo Russo nella zona pastorale di Sasso Marconi. Oggi, domenica 23 novembre, è stata infatti inaugurata la rinnovata canonica di San Lorenzo, oggetto di un impegnativo intervento strutturale che restituirà alla comunità ambienti sicuri e funzionali per il catechismo dei più piccoli e per le attività caritative.
La necessità di un restauro profondo
si era manifestata in maniera improvvisa e drammatica con il crollo di un
solaio dell’edificio storico. Le verifiche successive, condotte per garantire
un ripristino risolutivo, avevano evidenziato un deterioramento diffuso, frutto
dei molti decenni di servizio pastorale svolto dall’immobile. È emersa così la
necessità di un’opera complessiva, condotta sotto la supervisione attenta della
Soprintendenza, che ha portato a un consolidamento radicale della struttura.
Oggi la canonica di San Lorenzo si presenta completamente rinnovata e rispondente ai più moderni criteri di sicurezza. Il restauro ha inoltre permesso di riportare alla luce una scrittura storica e tracce pittoriche di pregio, rimaste a lungo nascoste sotto l’intonaco e ora restituite alla fruizione della comunità.
All’inaugurazione ha presenziato l’Arcivescovo
di Bologna, Cardinale Matteo Maria Zuppi, accolto da un caloroso coro di
bambini che si sono esibiti sul sagrato prima della celebrazione. Il Cardinale
si è soffermato con i fedeli in un clima di grande cordialità, intrattenendosi
con famiglie, volontari e parrocchiani con il consueto stile semplice e
affabile.
Durante l’omelia, Zuppi ha rivolto un
pensiero alla situazione internazionale, con un riferimento chiaro alla guerra
in Ucraina e ai negoziati in corso:
“La concordia non è una parola astratta:
è una scelta quotidiana e coraggiosa. La pace è utile perché salva molte
giovani vite, e perché restituisce futuro a chi oggi vive nella paura. Le
nostre comunità devono essere luoghi che educano alla fratellanza, alla cura
reciproca, all’ascolto. Edifici come questa canonica non sono soltanto muri:
sono spazi dove impariamo a volerci bene e a costruire un mondo meno violento.”
Il Cardinale ha poi richiamato il
ruolo delle parrocchie come “cantieri di pace” e ha espresso gratitudine per il
lavoro dei tanti volontari che, con dedizione silenziosa, sostengono la vita
della comunità.
In chiusura, ha preso la parola don
Paolo Russo, che ha ricordato i sacerdoti impegnati con lui nella vasta zona
pastorale – don Lino, padre Giacomo e don Pietro Musolesi, quest’ultimo assente
per motivi di salute dopo aver guidato per 38 anni la comunità di San Lorenzo.
Don Paolo ha ringraziato le autorità civili e militari presenti e, rivolgendosi
al Cardinale, ha concluso:
“Con cuore aperto ci prepariamo a vivere
questa Eucaristia, certi che la Parola e la Sua benedizione saranno per noi
incoraggiamento e guida nel cammino di fede.”
La celebrazione si è chiusa con un forte sentimento di gratitudine e con la consapevolezza che la rinnovata canonica rappresenta un investimento sulla vita della comunità, sulle nuove generazioni e sui percorsi di solidarietà che animano la parrocchia.
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