Un’idea semplice, ma capace di cambiare il rapporto
tra territorio, alimentazione e educazione: portare sulle tavole delle scuole
di Marzabotto i prodotti dei piccoli agricoltori dell’Appennino. È questo il
cuore del progetto promosso dal Biodistretto
dell’Appennino Bolognese, che verrà presentato alla cittadinanza oggi, mercoledì 26 novembre, alle 18.30
presso la Sala Polivalente della Casa della
Cultura e della Memoria.
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di
valorizzare la produzione locale — spesso realizzata con metodi biologici e
sostenibili — e, allo stesso tempo, di educare i più giovani alla conoscenza
del cibo, delle stagioni e delle filiere corte. Un percorso che mette insieme
agricoltori, istituzioni scolastiche, enti locali e attori del territorio, con
l’ambizione di costruire un nuovo modello di comunità attenta all’ambiente e
alla qualità dell’alimentazione.
Durante la serata, i produttori del Biodistretto
racconteranno la propria attività, le sfide della coltivazione in area montana
e le potenzialità di una rete che mette al centro la terra e chi la lavora. È
prevista anche una degustazione
di alcuni prodotti di eccellenza dell’Appennino, dalle verdure di stagione ai
trasformati artigianali.
Gli
interventi
A presentare e approfondire il
progetto interverranno:
·
Luca Vignoli, vicesindaco e assessore
all’Agricoltura di Marzabotto
·
Lucio Cavazzoni, presidente del Biodistretto
Appennino Bolognese
·
Simona Benassi, assessora ai servizi educativi e
scolastici
·
Rossella Fabbri, dirigente scolastica dell’Istituto
Comprensivo di Marzabotto
·
Maria Teresa Giacomello, responsabile Area Sodexo Italia SpA
L’appuntamento è promosso da una rete
territoriale ampia: Unione dei Comuni
dell’Appennino Bolognese, Bio-Distretto Appennino Bolognese, Appennino Slow,
Città metropolitana di Bologna, Istituto Comprensivo di Marzabotto, Comune di
Marzabotto, Info Point – Welcome Room, con il supporto di Sodexo Italia.
La serata sarà un’occasione per capire come la collaborazione tra istituzioni, imprese agricole e servizi scolastici possa contribuire a un futuro più sostenibile, mettendo l’Appennino e le sue comunità al centro delle politiche alimentari ed educative del territorio.
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