“La Carta Smeraldo: un fallimento prevedibile” – Venerdì 14 novembre 2025, ore 16.00
Un confronto pubblico sul tema della gestione dei
rifiuti e delle politiche ambientali locali: è quello promosso dal gruppo “Un Altro Appennino è Possibile” per venerdì 14 novembre 2025, alle ore 16.00,
presso il Magazzino della Socialità e della
Cultura, situato al secondo binario della stazione ferroviaria di Pioppe di Salvaro (Marzabotto).
L’incontro, dal titolo “La Carta Smeraldo: un fallimento prevedibile”,
intende analizzare le criticità del sistema di tariffazione e gestione dei
rifiuti adottato in diversi comuni dell’Appennino. Al centro del dibattito le
questioni legate all’aumento dei rifiuti, agli abbandoni, alla riduzione del
servizio e alla responsabilità attribuita ai cittadini.
A discuterne sarà Natale Belosi, membro del Coordinamento della Rete per l’Emergenza
Climatica e Ambientale dell’Emilia-Romagna, consulente esperto di
rifiuti e coordinatore della proposta di legge di iniziativa popolare sul ciclo
della materia.
A coordinare l’incontro sarà Pierpaolo Lanzarini, cittadino della
Valle del Reno e attivista ambientale.
L’appuntamento si inserisce nel
programma di attività promosse da Un Altro
Appennino è Possibile per stimolare un dibattito pubblico sui temi della
sostenibilità, della giustizia ambientale e della gestione partecipata dei
servizi.

6 commenti:
L'opposizione a questa amministrazione la fanno i volontari che hanno a cuore il territorio, il P.D. locale si preoccupa dei temi nazionali e internazionali, cosa si vuole pretendere...
Questa gente viene per perorare la causa del "tutte le cose devono essere elettriche". Questa gente sarà la causa della distruzione ambientale a causa del digitale, per fare funzionare tutto servono i DATA CENTER,... i data center entro il 2030 consumeranno l'acqua di 10 milioni di cittadini e produrranno CIODUE come 10 milioni di automobili, ma per loro il problema è la mia fiat 127. I relatori che vengono presentati come mega dirigenti di questo e di quello da chi sono stati eletti?
Volete fidarvi dei Verdi Europei?. I Verdi Europei sono uno dei partiti di Bruxelles che hanno partecipato alla distruzione dell'economia italiana, sono un piccolo ingranaggio di quella macchina di distruzione che deve finire il lavoro qui in Italia, il territorio italiano non ha più aziende di livello internazionale. e quelle a livello locale stanno tirando le quoia, l'esperimento della Unione Europea è totalmente fallito, si attende una rivolta dei popoli europei contro questi mercenari gratuiti, altro che definirsi partiti filo europei, l'Italia in europa muore, dando credito agli organizzatori della distruzione della nostra economia si è complici attivi di questa distruzione, i nostri figli ci giudicheranno.
I DATA CENTER di Bologna consumano elettricità come una città da 48mila abitanti (fonte Carlino).
Per non dire di tutto il resto. Parchi "Eolici" o di pannelli solari sono incentivati. Nessuna forma di aiuto ai reisdenti. Neppure uno sconto in bolletta. Non è transizione.
Per la COP 30 BRASIL, sono stati abbattuti 30.000 alberi per asfaltare la strada su cui hanno transitato le elite.
Perchè in un dibattito sui rifiuti Hera della montagna, si invitano a parlare relatori di un partito verde? Ormai loro hanno perso ogni credibilità in merito ambientale, la necessità(secondo loro, non secondo me) di avere grandi produzioni di energia elettrica ha de facto, sdoganato nel cervello delle persone l'inevitabilità delle centrali nucleari, mi pare che dobbiate tutti esserne consci, eseguono gli ordini di Davos su agenda 2030.
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