venerdì 31 dicembre 2021

Covid-19, ulteriori misure di contenimento dell'epidemia e nuove regole sulla quarantena


 

Il Ministero della Salute informa:

 

Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legge 229 del 30 dicembre 2021. Approvato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, il decreto introduce misure urgenti per il contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19 e disposizioni in materia di sorveglianza sanitaria. Di seguito le principali misure.

Green Pass rafforzato

Dal 10 gennaio 2022 fino alla cessazione dello stato di emergenza, si amplia l’uso del Green Pass rafforzato a una serie di attività anche all' aperto. Sarà  inoltre necessario per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale.

Quarantene

Dal 31 dicembre 2021, il decreto prevede che la quarantena preventiva non si applica a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al COVID-19 nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione nonché dopo la somministrazione della dose di richiamo. Fino al decimo giorno successivo all'ultima esposizione al caso, a queste persone è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 e di effettuare - solo qualora sintomatici - un test antigenico rapido o molecolare.

Si prevede inoltre che la cessazione della quarantena o dell’auto-sorveglianza consegua all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare, effettuato anche presso centri privati; in tale ultimo caso la trasmissione all’Asl del referto a esito negativo, con modalità anche elettroniche, determina la cessazione di quarantena o del periodo di auto-sorveglianza.

Vedi la Circolare del 30 dicembre 2021

Capienze per eventi e competizioni sportive

Il decreto prevede che le capienze saranno consentite al massimo al 50% per gli impianti all’aperto e al 35% per gli impianti al chiuso.

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Segnalato da Dubbio

Coronavirus. A Bologna e provincia, 1.238 nuovi contagi

L’Azienda USL di Bologna informa:
 

Tra i 1.238 nuovi casi di positività in provincia di Bologna, 745 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 11 attraverso il contact-tracing, 5 mediante test per categoria, 1 con test pre-ricovero, mentre per 476 casi sono ancora in corso le indagini epidemiologiche.

Tra i 1.238 nuovi contagi, 1.197 sono sporadici e 41 sono inseriti in focolai. Nessun caso è stato importato da altra regione o dall’estero.

Al 30 dicembre sono 763.510 le prime vaccinazioni e 718.136 le seconde, alle quali si aggiungono 313.175 terze dosi, per un totale di 1.794.821 vaccini somministrati.  

Per maggiori informazioni e dettagli sulle coperture vaccinali, anche nei singoli comuni dell’area bolognese https://www.ausl.bologna.it/per-i-cittadini/coronavirus/rcps/report-vaccinazioni  

Covid. In Emilia Romagna i nuovi casi superano soglia 10mila

 In terapia intensiva 116 pazienti, il 74% senza vaccino


Nel trend di crescita dei contagi di coronavirus anche l'Emilia-Romagna supera la soglia dei 10mila nuovi casi (10.167), sulla base di un numero altrettanto record di poco più di 62mila tamponi nelle ultime 24 ore.

Alla forte crescita dei contagi al momento non corrisponde un analogo aumento dei ricoveri.

Sono 116 i pazienti ricoverati nelle terapie intensive della regione (-4 rispetto a ieri), età media 62,7 anni. Sul totale, 86 (quindi il 74%) non sono vaccinati (età media 61,5 anni), mentre 30 sono vaccinati con ciclo completo (età media 66,4 anni). Negli altri reparti Covid ci sono 1.346 (+13 rispetto a ieri), età media 69 anni.

In questa nuova fase dell'epidemia caratterizzata dalla variante Omicron e dall'alta percentuale di vaccinati, sottolinea la Regione nel bollettino quotidiano, "continua quindi la forte crescita dei nuovi contagi cui corrisponde però un aumento dei ricoveri non altrettanto esponenziale. Rispetto ai 7.088 nuovi casi registrati ieri, la crescita dei contagi oggi registra un +43%, mentre quella dei ricoverati nei reparti Covid un +1% e nelle terapie intensive un -3%, sempre rispetto a ieri". Quanto ai nuovi positivi di oggi, l'età media è 37 anni. Per oltre 4mila casi è ancora in corso indagine epidemiologica, segno della pressione sul sistema di tracciamento contatti. Quanto alle province: Bologna è in testa con 1.556 casi, di cui 318 del circondario imolese. Poi Rimini con 1.417 nuovi positivi, seguita da Forlì-Cesena (1.389), Ravenna (1.241), Modena (1.188), Reggio Emilia (958), Parma (915), Ferrara (804), Piacenza (699). Attualmente i casi attivi sono in regione quasi 77.500: il 98% è in isolamento domiciliare. Si registrano altri 9 decessi con Covid-19 fra cui un 66enne del Ferrarese.

Ponte Da Vinci il progetto di riprestino è già al Ministero

 Un passo avanti verso il recupero dell’importante infrastruttura viaria. Depositato il progetto al Ministero dell'Ambiente per la valutazione preliminare di impatto

 Il Comune  informa:

Il progetto per l'intervento di manutenzione straordinaria del ponte “Leonardo Da Vinci”, predisposto da ANAS, è stato depositato presso il Ministero della Transizione Ecologica  (https://va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/8194/12056) per la valutazione preliminare. 

Si tratta di un atto formale necessario per ottenere l'autorizzazione ambientale propedeutica ai passaggi procedurali successivi. 

Con l’autorizzazione del Ministero e la contestuale convocazione della Conferenza dei Servizi, prevista a inizio anno, il progetto riceverà una valutazione definitiva da parte di tutti gli Enti coinvolti: ottenuta l’approvazione, si potrà procedere con l’affidamento dei lavori.  


Sopra l'immagine del progetto depositato presso il Ministero, che prevede la parziale demolizione della struttura e la ricostruzione del ponte con pile e impalcato in metallo, l'ampliamento della carreggiata e la realizzazione di due percorsi ciclo/pedonali.

 

“Bene per questo importante passaggio, frutto dell’impegno assunto da ANAS e del lavoro di concertazione che abbiamo svolto assieme agli altri Enti coinvolti”, afferma il sindaco di Sasso Marconi, Roberto Parmeggiani. “Appena il progetto sarà approvato in via definitiva, lo presenteremo ai cittadini illustrandone caratteristiche, tempi di realizzazione e modalità di gestione del cantiere”.

San Silvestro di ‘lavoro’ per i Carabinieri

A Bologna e Provincia servizi anti convid-19 e alcol test nell’ultimo giorno dell’anno

Il Comando Provinciale Carabinieri Bologna informa: 

Sono iniziati questa mattina e proseguiranno per tutta la notte, i controlli anti Covid-19 dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna. Oltre ai servizi preventivi, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile e delle 69 Stazioni dell’Arma dislocate sul territorio, sono a disposizione per consigli e suggerimenti per trascorrere l’ultima notte dell’anno in sicurezza e soprattutto nel rispetto della recente normativa per il contenimento della diffusione del contagio da Covid-19.

Quindi, massima intensificazione dei servizi, ma anche vicinanza e prossimità al cittadino.

Stazione CC Bologna Navile

Costantemente radio collegati con la Centrale Operativa Carabinieri Bologna, centro nevralgico del servizio, i militari di pattuglia, a piedi o in macchina, eseguiranno numerosi passaggi nelle principali piazze dei centri cittadini soprattutto in prossimità della Stazione Ferroviaria di Bologna Centrale, al fine di evitare gli assembramenti dei viaggiatori in partenza e in arrivo.

Centrale Operativa CC Bologna.
Considerata la circostanza, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile Bologna, sottoporranno gli automobilisti all’alcol test in occasione dei posti di controllo che saranno allestiti in vari settori della Città, al fine di intercettare gli automobilisti che approfittano delle festività per “alzare il gomito”, mettendo a rischio l’incolumità degli altri utenti della strada.

Nucleo Radiomobile CC Bologna


Pian di Venola. Una grande Stella Cometa con la benedizione del compianto don Giorgio

 


di Gian Paolo Frabboni

 

Da 10 anni nel periodo natalizio, Pian di Venola di Marzabotto s'illumina della luce di una grande Stella Cometa che ricorda, come avvenne in Palestina, l’arrivo dei Magi e saluta, compiaciuta del suo ruolo, residenti e passanti fino all'Epifania.

È la Stella di Natale, posta sul dirupo di Monte Castellaccio, da dove domina l'intero paese.

Essa ricorda la nascita di un bambino di una povera famiglia di Nazareth avvenuta durante il viaggio ordinato dall'occupante romano.

Il bambino nato nelle condizioni più umili avrà poi il potere di sconvolgere il mondo coi suoi insegnamenti per l'eguaglianza, la fratellanza fra i popoli e l'amore verso il prossimo.

La Stella vuole  illuminare di luce nuova la ragione della vita sia nel senso spirituale, sia  nel reale.

Essa è stata posta lassù perché sia ben visibile a tutti,   residenti  e viandanti.

La  Stella è nata per dare corpo a un desiderio  del parroco don Giorgio Muzzarelli che mi confidò questa sua idea.

I tanti vicini al sacerdote, credenti e frequentatori degli spazi parrocchiali, dopo la sua morte, vollero ricordarlo nel modo da lui desiderato: la base operativa fu il piazzale della Chiesa. Grazie alla partecipazione di tanti si costruì la bella  struttura di notevoli dimensioni: 12 metri di lunghezza e 5 di altezza.

E’  stata smontata e rimontata sullo sperone di roccia in cui anche quest’anno si trova . Nel mese di  dicembre di ogni anno viene steso un cavo che parte dalla casa di Ivo Passini ( offre  sempre l’attacco all’energia elettrica ) e arriva sulla base di appoggio sulla collina .

Il trasferimento sullo sperone roccioso che l’ospita  è una fatica improba, che ho sperimentato anch'io. Richiede un'arrampicata impegnativa appesantita ulteriormente dal dover  trascinare il cavo fino alla Stella.

 Quest'anno la fatica è stata sostenuta da Angelo, Giuseppe, Cesare, Luciano, Pietro e Sanzio, cui va un grande ringraziamento e un apprezzamento anche da parte di don Giorgio che da lassù certamente con compiacimento la segue .

L'arciprete don Muzzarelli , a lungo parroco di Venola, Pian di Venola e Sperticano, merita sicuramente questo ricordo perché a lui si deve la realizzazione  della Chiesa di Pian di Venola. E’ stato lui, che per onorare l'eroico don Fornasini, ha chiesto al cardinale Giovanni Battista Nasalli Rocca di Corneliano l'elevazione ad ‘arcipretale in perpetuo’ della Chiesa di Sperticano.

 Sempre lui, si è fortemente impegnato col Sindaco De Maria per ottenere la fermata del treno a Pian Di Verona. 

Ancora lui ha ricevuto "le chiavi della città di Marzabotto", prima di lui offerte solo a papi, imperatori,  re e principi di passaggio nella valle del Reno diretti a Roma.

Don Giorgio, piccolo grande prete di montagna, è stato l’unico ad avere questo onore assegnatogli  con delibera unanime del Consiglio Comunale presieduto dall’allora  sindaco Masetti.

In definitiva la Stella Cometa la si può definire come una iniziativa laica che è stata voluta,    costruita e mantenuta in vita dagli amici di don Giorgio senza apporto economico da parte della parrocchia, ma  con la benedizione del compianto don Aldemo Mercuri,  parroco di Panico.


Consiglio comunale vota, 'è donna ma va chiamata sindaco'

La sindaca di Rottofreno  Paola Galvani dovrà essere chiamata "sindaco".


Lo ha stabilito, dopo un lungo dibattito e una votazione, il consiglio comunale del paese della pianura Piacentina, al confine con il Pavese, su volontà della stessa prima cittadina.

Non è certo il primo dibattito che riguarda la declinazione femminile dei nomi comuni, ma è probabilmente la prima volta che si esprime un'assemblea istituzionale.
    La storia, raccontata dal quotidiano Libertà, è nata da una mozione presentata dalla minoranza di centrosinistra, per la parità di trattamento linguistico e quindi per l'uso del termine 'sindaca'. Il capogruppo Paolo Bersani ha illustrato i motivi (non ultimi i pregiudizi che stanno alla base della violenza di genere) per cui "è compito delle istituzioni promuovere un cambiamento culturale e adottare un linguaggio non discriminante".
    Ne è seguito un lungo e partecipato dibattito al quale ha partecipato la stessa Galvani. "Il termine sindaca - ha detto - mi sembra quasi dispregiativo, la cultura non si fa con le declinazioni. Per la prima volta i cittadini di Rottofreno hanno dimostrato grande apertura votando una donna e io sarò valutata per il mio operato e non per come sarò chiamata".
    La mozione per declinare al femminile le cariche su gli atti e sui documenti ufficiali è stata così respinta. (ANSA).

Il 2021 ci lascia una bella eredità: la mela rosata


La nuova varietà di mela nata all’Università di Bologna è stata proposta ai cittadini di Sondrio, ottenendo apprezzamenti e interesse. In partenza la sperimentazione in campo e la valutazione economica, per arrivare ad una filiera produttiva in Valtellina.

 

Dopo decenni di ricerche e tecniche tradizionali di incrocio, la mela rosata prodotta nei laboratori dell’Università di Bologna è stata assaggiata da 130 persone in un evento unico che si è svolto  nella piazza Garibaldi di Sondrio.

 Il risultato degli “assaggiatori” è: decisamente gradevole nell’aspetto quanto nel gusto, questa nuova varietà sembra avere caratteristiche organolettiche ideali: la sintonia fra aroma, dolcezza, croccantezza e succosità stimola infatti gli intervistati ad apprezzarla anche economicamente. 

Il momento di “assaggio”  è stato organizzato dall’Alma Mater e dalla Fondazione Fojanini, in collaborazione con ERSAF Regione Lombardia e il Comune di Sondrio, nell’ambito del Gruppo di Azione Locale Valtellina Valle dei sapori. Proprio la Valtellina è infatti il territorio in cui si punta a sviluppare la Mela Rosata UniBo. Un recente accordo siglato tra Università di Bologna e ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) su incarico e finanziamento di Regione Lombardia, ha infatti dato il via ad una collaborazione tra i due enti finalizzata alla sperimentazione in campo e alla valutazione economica della nuova varietà di mela, con l’intento di costituire e sviluppare una filiera produttiva in Valtellina. 

Inviato da Dubbio

fonte: Università di Bologna

giovedì 30 dicembre 2021

Coronavirus. A Bologna e provincia 816 nuovi contagi

 

L’Azienda USL di Bologna informa:

Tra gli 816 nuovi casi di positività in provincia di Bologna, 453 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 14 attraverso il contact-tracing, 7 mediante test per categoria,  mentre per 342 casi sono ancora in corso le indagini epidemiologiche.

Tra gli 303 nuovi contagi, 787 sono sporadici e 29 sono inseriti in focolai. 1 caso è stato importato da altra regione, 1 dall’estero.

Al 29 dicembre sono 762.601 le prime vaccinazioni e 717.548 le seconde, alle quali si aggiungono 306.712 terze dosi, per un totale di 1.786.861 vaccini somministrati.   

Per maggiori informazioni e dettagli sulle coperture vaccinali, anche nei singoli comuni dell’area bolognese https://www.ausl.bologna.it/per-i-cittadini/coronavirus/rcps/report-vaccinazioni 


Covid: in Emilia Romagna 7mila casi, quasi raddoppiati in un giorno

Aumenta pressione ospedali, reparti a un passo da soglia 15%

Sono quasi raddoppiati in un giorno i casi di Coronavirus rilevati in Emilia-Romagna: dagli oltre 4mila di ieri oggi il bollettino della Regione riporta 7.088 contagi su quasi 58mila tamponi effettuati.

Al pari di ieri, è un numero di infezioni mai visto sul territorio da inizio pandemia.

L'età media dei nuovi positivi è di 36,5 anni. Aumenta la pressione sugli ospedali: sono 121 i pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive (+8 rispetto a ieri): età media 62,2 anni, il 73% senza vaccino. Negli altri reparti Covid ci sono 1.334 degenti (+29, età media 69 anni) a un passo dalla soglia di guardia del 15%. Altri 20 morti.

Niente botti di Capodanno a Sasso Marconi in spazi pubblici

Una ordinanza impone il silenzio fino alle 7 del 2 gennaio

Il Comune informa:  

Per ridurre i rischi per l'incolumità di persone e animali e il disagio causato ai cittadini dai botti di Capodanno, come stabilito da apposita Ordinanza (n. 18 del 29 dicembre 2021),  sull’intero territorio comunale è vietato fare esplodere petardi, fuochi di artificio, mortaretti e articoli pirotecnici in genere nelle giornate del 31 DICEMBRE 2021 e del 1 GENNAIO 2022 (fino alle ore 7 del 2 gennaio).


Il divieto riguarda tutti gli spazi pubblici e le aree private ad uso pubblico.

L’eventuale utilizzo di botti e petardi al di fuori di queste giornate, dovrà avvenire nel rigoroso rispetto delle norme di sicurezza e a debita distanza da persone, animali e cose.

Le violazioni saranno punite con una sanzione pecuniaria compresa tra i 25 e i 500 Euro


Per quanto riguarda la tutela degli animali, OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) ha stilato un decalogo con i suggerimenti utili per mettere in sicurezza e rassicurare i nostri amici a 4 zampe.

 Qui il decalogo e altre informazioni utili


Il Covid si porta via le feste di inizio anno di Casalecchio di Reno

 Annullate le  iniziative gennaio. Avis Casalecchio di Reno destina all’Emporio solidale Il Sole le merende e i doni della Befana e un contributo economico

Il Comune informa:

A causa della situazione epidemiologica e delle nuove disposizioni nazionali anti-Covid, vengono annullate le iniziative di gennaio che facevano parte del programma “Le mille luci di Casa”, nello specifico:

 -       la “Passeggiata degli Auguri” che era stata organizzata dal gruppo di volontari di Casalecchio nel cuore il primo dell’anno;

-       la “Befanata nel Parco” promossa da Casalecchio Insieme il 5 gennaio;

-    la tradizionale “Befana Avis” del 6 gennaio, organizzata dall’Avis comunale, che prevedeva uno spettacolo dell’associazione Machemalippo presso il Teatro comunale Laura Betti, una merenda e un dono per i bimbi partecipanti. Nel segno di quella solidarietà che da sempre la caratterizza, Avis Casalecchio di Reno ha comunque deciso di destinare all’Emporio solidale Il Sole e ai bimbi delle famiglie seguite le merende in  monoporzione offerte dal Forno        Pasticceria Tedeschi de’ “Le dolcezze di Monteveglio” (Valsamoggia), i piccoli doni e un contributo economico di 500 euro, frutto di una raccolta tra i soci volontari che Avis comunale aveva già in programma di devolvere.


Covid: in Emilia Romagna in terapia intensiva 3 su 4 sono senza vaccino

 Donini, occupati 14,49% reparti ordinari Covid e 12,7% intensive


Tre pazienti Covd su quattro che sono ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna al momento non sono vaccinati.

È quanto emerge dalla fotografia complessiva del quadro pandemico in regione fornita dall'assessore alla Salute Raffaele Donini.

"Il dato dei contagi di oggi in Emilia-Romagna, 4.134 - sottolinea Donini - segna il record assoluto da inizio pandemia e, stando alle proiezioni, il trend pare in costante aumento, come avviene nella quasi totalità delle regioni italiane. Nonostante i dati ospedalieri in proporzione non stiano seguendo la stessa intensità dei contagi e siano di gran lunga inferiori persino ai ricoveri registrati durante i picchi pandemici precedenti - per effetto dell'efficacia della campagna di vaccinazione di massa in corso - è del tutto evidente che in valore assoluto assistiamo comunque nell'ultimo periodo ad un costante aumento delle pressione nei reparti Covid e, in misura minore, nelle terapie intensive, occupate peraltro al 75% da persone non vaccinate".

Quanto al passaggio in zona gialla dell'Emilia-Romagna, Donini ripete che saranno decisivi i prossimi giorni, essendo le percentuali di occupazione rispettivamente del 14,49% nei reparti ordinari Covid e del 12,7% nelle terapie intensive, "avendo riguardo - aggiunge - non solo alla dimensione quantitativa dei ricoveri, ma anche alla degenza media che è si è progressivamente ridotta".

"La gestione dell'emergenza - afferma l'assessore - dato lo straordinario volume dei nuovi casi rende evidente la sproporzione che si è creata tra fabbisogno di tamponi, provvedimenti di isolamento, quarantene e attività di contact tracing, e le risorse di personale a nostra disposizione".

"Questa situazione impone a tutte le Regioni di ottimizzare e finalizzare al meglio tutte le azioni di contrasto alla pandemia, gestione dei casi e vaccinazione. Vaccinazione che - chiude Donini - ieri in Emilia-Romagna ha raggiunto la cifra record di 44.510 somministrazioni nel corso della giornata". (Ansa) 

mercoledì 29 dicembre 2021

Coronavirus. A Bologna e provincia 303 nuovi contagi

Da giovedì 30 dicembre al via gli sms per la chiamata attiva dei 12-15enni fragili

L’Azienda USL di Bologna informa:

Tra i 303 nuovi casi di positività in provincia di Bologna, 154 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 5 attraverso il contact-tracing, 2 mediante test per categoria,  mentre per 142 casi sono ancora in corso le indagini epidemiologiche.

Tra i 303 nuovi contagi, 271 sono sporadici e 32 sono inseriti in focolai. 1 caso è stato importato da altra regione, 2 dall’estero.

In partenza da giovedì 30 dicembre oltre 300 sms per invitare a prenotare la dose booster i soggetti fragili di età compresa tra i 12 e 15 anni che hanno già maturato 5 mesi dalla conclusione del ciclo vaccinale primario.

Si ricorda che i canali di prenotazione per la vaccinazione anticovid sono: sportelli CUP, farmacie con punto CUP, numero verde 800 884888, CUPWEB (www.cupweb.it), il Fascicolo Sanitario Elettronico, APP ER-Salute.

Al 28 dicembre sono 761.391 le prime vaccinazioni e 717.020 le seconde, alle quali si aggiungono 297.216 terze dosi, per un totale di 1.775.627 vaccini somministrati.   

Per maggiori informazioni e dettagli sulle coperture vaccinali, anche nei singoli comuni dell’area bolognese https://www.ausl.bologna.it/per-i-cittadini/coronavirus/rcps/report-vaccinazioni

Covid: Emilia Romagna vola oltre 4mila nuovi casi, 53mila tamponi

Dato più alto da inizio pandemia, altre 20 persone ricoverate


In Emilia-Romagna numero record di nuovi casi di coronavirus registrati in sole 24 ore: i contagi giornalieri volano oltre quota 4mila - 4.134 - il dato più alto dall'inizio della pandemia, complice l'altrettanto numero record di tamponi, oltre 53.300.

La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 7,7%.

Età media dei contagiati 37,2 anni. Lo comunica la Regione nel bollettino quotidiano. Sul territorio in testa Modena con 756 nuovi casi, seguita da Rimini (624) e Reggio Emilia (522).

La situazione dei ricoveri al momento è abbastanza stabile nelle terapie intensive dove ci sono 113 pazienti con Covid-19 (uno in più da ieri), mentre negli altri reparti ci sono 1.305 degenti, 19 in più da ieri.

Oggi si contano altri 11 decessi con Covid.

Complessivamente sono 62.503 i casi attivi di coronavirus in regione (+3.142), di cui il 97,7% in isolamento domiciliare.

Auto esce di strada sulla Porrettana a Sasso Marconi.

La conducente sotto choc, ma senza gravi conseguenze 


 Inspiegabile incidente oggi, mercoledì 29 dicembre, intorno alle 15, sulla Porrettana in località Tripoli di Sasso Marconi. Un’auto proveniente da Bologna, con alla guida una giovane donna, subito dopo aver superato la rotatoria all’incrocio con via San Lorenzo, ha perso il controllo, ha prima sbandato a sinistra poi è uscita di strada sulla destra finendo ai bordi del campo attiguo alla ex statale. La ragazza, sotto choc, pare abbia tentato di uscire sfondando i vetri dell’auto.  Immediato l’allarme e sul posto si sono portati una autoambulanza per soccorrere la donna che dai primi rilievi pare non abbia riportato ferite molto gravi  e la Polizia locale, i cui agenti hanno provveduto a regolare il traffico a senso unico alternato.

La giovane è stata trasportata al Maggiore in condizioni  di media gravità.

Sono in corso i rilievi finalizzati alla ricerca della causa che ho portato alla perdita di controllo della vettura.



Postazioni militari tedesche o necropoli etrusca ?

Eccezionale ritrovamento sulle colline fra le valli del Reno e del Setta


Una galleria nel tufo, della profondità di circa  50 metri,  con una decina di nicchie ricavate sulle pareti e dozzine di cellette. E’ il ritrovamento che ha spinto alcuni ricercatori a indagare sull’origine della singolare insenatura certamente voluta e realizzata dall’uomo. Le ipotesi in campo sono diverse. La più affascinante e più sperata è quella di aver individuato uno storico sito etrusco, una necropoli. 


Foto Martina Mari 

La zona è stata infatti notoriamente abitata dagli ‘ zii ‘ dei romani. In campo anche altre possibili spiegazioni: un rifugio realizzato dai tedeschi per riparare le e attrezzature belliche o dagli stessi civili che durante il secondo conflitto mondiale cercavano di sfuggire al pericolo  dei frequenti bombardamenti con rifugi scavati nel friabile tufo. “ Secondo i primi sommari rilievi, potrebbe risalire addirittura all’età etrusca,” si legge sul Resto del Carlino . Coinvolto nell’analisi della bella scoperta  lo storico Dario Mingarelli, il quale commenta il ritrovamento con prudenza. “ E’ presto fare ipotesi. E’ solamente un azzardo riferire il sito agli Etruschi. Azzardo dettato dalla speranza di aver ritrovato una importante traccia del passato. E’ innanzitutto necessaria una datazione storica. Comunque nell’area i ritrovamenti  che testimoniano una presenza stabile degli Etruschi sono numerosi. Non solo per l’antica città di Marzabotto, Kainua, ma anche nel grizzanese. Una presenza stabile porta a organizzare il sito per risolvere le esigenze dei residenti. La necropoli è una di queste e gli Etruschi tumulavano i loro morti in manufatti”.

Alle prossime indagini ulteriori elementi per risolvere gli interrogativi.

Brutta avventura sul Monte Gennaio per una comitiva di ragazzi toscani

 


di Danilo Righi


Sette giovani pisani e un accompagnatore, ieri, martedì 29 dicembre dopo aver aver pranzato al rifugio Duca degli Abruzzi (lago Scaffaiolo) hanno voluto partire alla volta del Rifugio Porta Franca, nonostante il gestore del rifugio avesse tentato di dissuaderli. In quota c’era vento forte e la visibilità era ridotta per la fitta nebbia. Con loro anche un sacerdote.

Imboccato il sentiero di crinale si sono diretti verso Porta Franca. Arrivati nella zona del Monte  Gennaio, probabilmente a causa della nebbia,  hanno perso il sentiero e hanno iniziato a salire fino ad arrivare su dei salti di roccia dove sono stati costretti a fermarsi.

Alle 18.20, isolati per l’arrivo del buio, hanno chiamato il 112  di Vergato che ha immediatamente attivato i soccorsi.

Sul posto si sono recate tre squadre del CNSAS, quella del  Corno alle Scale, un’altra partita dal versante toscano e una terza dalla zona del Monte Cimone. In aiuto anche il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e i Vigili del Fuoco. Complessivamente 25 tecnici. 

Durante l’avvicinamento i soccorritori hanno tentato più volte di contattare la comitiva ma non erano più in copertura di rete, perché il gruppo si continuava a spostare.

Intorno alle 20.30, la squadra dei tecnici del CNSAS Corno alle Scale ha udito alcune grida provenienti da una zona compresa tra il passo dello Strofinatoio e il passo della Nevaia. Finalmente  la comitiva è stata raggiunta.



Stremati dalla fatica, bagnati, infreddoliti, tutti i componenti del gruppo sono stati  accompagnati prima sul sentiero di crinale per essere poi riportati verso il Rifugio Sega Vecchia, ma a causa della stanchezza non riuscivano ad affrontare la salita.

A quel punto i tecnici hanno optato per scendere verso la zona di Pratorsi nel versante toscano. Durante la discesa una ragazza non riusciva più a camminare, nonostante l’aiuto di due tecnici del SAGF. Posizionata su una barella è stata accompagnata, insieme al resto della comitiva fino al parcheggio di Pratorsi dove ad attenderli c’era l’ambulanza del 118 che ha provveduto ad ospedalizzare sette di loro.







Porretta e Vergato aspettano il ‘Dirigente medico di medicina e chirurgia’

 

E indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione  a tempo indeterminato, di un dirigente della disciplina di medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza per le esigenze degli  ospedali di Porretta Terme e di Vergato.

La domanda di partecipazione dovrà essere presentata, UNICAMENTE TRAMITE PROCEDURA TELEMATICA  all’ indirizzo: https://concorsi-gru.progetto-sole.it/exec/htmls/static/whrpx/login-concorsiweb/pxloginconc_grurer10501.html

La domanda dovrà pervenire, a pena di esclusione, entro le  12 del trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione dell'estratto del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – 4^ serie speciale “Concorsi ed esami”.

Le graduatorie rimarranno vigenti secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia per eventuali coperture di posti per i quali il concorso è stato bandito e che successivamente dovessero rendersi disponibili, nonché eventuali ulteriori posti nei limiti assunzionali previsti nei Piani dei Fabbisogni dell’Azienda USL di Bologna. Le graduatorie saranno altresì utilizzate, in corso di validità, per la temporanea copertura di posti per i quali il concorso è stato bandito mediante assunzioni a tempo determinato.

Per le informazioni  e per acquisire copia del bando del concorso gli interessati potranno collegarsi al sito Internet dell’Azienda: www.ausl.bologna.it nella sezione bandi di concorso, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, oppure rivolgersi all’indirizzo di posta elettronica selezioni@ausl.bologna.it