venerdì 21 novembre 2025

Marzabotto celebra la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne

Artigianato solidale e iniziative per sostenere l’apertura dello sportello “ChiamaChiAma”


Il Comune di Marzabotto aderisce anche quest’anno alla Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, proponendo una giornata di sensibilizzazione e solidarietà aperta alla cittadinanza.

Domani, sabato 22 novembre, dalle ore 10.00 alle 17.00, la Sala Polivalente della Casa della Cultura e della Memoria ospiterà l’iniziativa “Casa dolce Casa”, una mostra-mercato di oggetti d’arredo realizzati a mano dalle Donne dell’Albero.

L’esposizione propone un ricco assortimento di manufatti creati attraverso il recupero e la valorizzazione di materiali naturali come lino, seta e canapa:

·         tende ricamate a mano,

·         lampade e scatole decorative,

·         coperte ai ferri e all’uncinetto,

·         tappeti, tovaglie e numerose idee regalo in vista del Natale.

L’iniziativa nasce grazie alla collaborazione tra la Parrocchia di Marzabotto, l’Associazione Riva del Setta, il Caffè dei Gomitoli e Sgomitolo – Muovi il Treno di Bologna, realtà impegnate nella promozione dell’artigianato, della cultura locale e delle reti di supporto comunitario.

Una parte del ricavato sarà destinata alla prossima apertura, prevista per il 2026, dello sportello “ChiamaChiAma” nel Comune di Marzabotto, un nuovo punto di ascolto e sostegno rivolto alle donne che subiscono violenza.
Un progetto che si inserisce nel più ampio impegno dell’amministrazione comunale per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, unendo azioni culturali, supporto concreto e promozione del lavoro artigianale femminile.

L’appuntamento rappresenta quindi un momento di incontro, riflessione e solidarietà, che coniuga creatività, memoria e impegno civile. Marzabotto rinnova così la propria vicinanza alle donne e alle comunità che ogni giorno lavorano per garantire diritti, sicurezza e dignità.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ma dove sono tutte ste donne violentate? Urlare al lupo al lupo, avete molto stancato, io vedo violenza in ogni settore, lavorativo, ISTITUZIONALE, psicologico, costrizioni continue, burocratizzazione anche nella sfera sessuale per criminalizzare l'atto, cercate il male ma siete le forze che vogliono mandare i nostri giovani a morire in guerra contro la Russia, volete il riarmo, volete controllare le pulsioni naturali, impedendole, mi meraviglio che ci sia ancora qualcuno che vi segue

Anonimo ha detto...

❌ In Germania, gruppi di musulmani hanno circondato un mercatino di Natale intonando in modo intimidatorio: “Non c’è altro Dio che Allah e Maometto è il suo messaggero”. Noi ci sogneremmo mai di circondare moschee o altri simboli in Paesi islamici urlando: “Non c’è altro Dio che il nostro”? No. E allora perché tolleriamo che questo avvenga in casa nostra? Badate bene: questa non è integrazione. Questa è imposizione culturale.
Ed è inaccettabile. Non possiamo e non dobbiamo continuare a fingere che sia possibile convivere con un’ideologia che considera le nostre tradizioni un nemico da abbattere, che, in casa nostra, pretende di dettarci come dobbiamo vivere e in cosa dobbiamo credere. Chi si comporta così non vuole vivere accanto a noi. Sapete cosa vuole? Vuole prevalere su di noi.

Anonimo ha detto...

Il Comandante dell’esercito francese Fabien Mandon ha detto che i cittadini:
“devono essere pronti a perdere i loro figli” nell’ambito di una possibile guerra contro la Russia: “Abbiamo tutta la conoscenza e tutta la potenza economica e demografica per dissuadere la Russia, ma se la Francia non sarà pronta a perdere i suoi figli e a sopportare un prezzo economico a causa di un cambiamento nelle priorità – allora siamo in pericolo“