La parrocchia informa:
La comunità di San Lorenzo dedica un doppio appuntamento alla memoria di Luigi Pellacani, artista molto amato nella parrocchia e scomparso nel 2016.
Nella Sala Polivalente di San Lorenzo, sabato 22
novembre (ore 15.00–18.00) e domenica 23 novembre, subito dopo la Santa Messa
delle ore 11.00, sarà aperta al pubblico una mostra con vendita delle sue opere grafiche e pittoriche.
L’iniziativa nasce dal desiderio
della comunità parrocchiale di rendere omaggio a una figura che, attraverso il
suo lavoro e la sua sensibilità artistica, ha lasciato un segno profondo nella
vita del paese. La selezione esposta comprende disegni, studi, incisioni e
dipinti che testimoniano il percorso creativo dell’autore, caratterizzato da
una forte attenzione alla figura umana, ai paesaggi del territorio e ai
dettagli della quotidianità.
La mostra rappresenta un’occasione
non solo per ricordare l’uomo e l’artista, ma anche per valorizzare un
patrimonio culturale che appartiene alla comunità stessa. La vendita delle
opere contribuirà a sostenere le attività parrocchiali, mantenendo vivo il
legame tra la memoria dell’autore e i progetti del presente.
Chi era Luigi Pellacani: l’artista che ha raccontato la comunità attraverso l’arte:
Luigi Pellacani, figura profondamente legata alla
comunità di San Lorenzo, è stato un artista e un osservatore sensibile del suo
tempo. Nato nel 1928 , Pellacani ha coltivato fin da giovane una passione
autentica per il disegno e la pittura, formandosi attraverso studi personali e
il confronto costante con altri artisti del territorio.
La sua produzione spazia dalla
grafica alla pittura, con opere che raccontano scene quotidiane, paesaggi
dell’Appennino e ritratti che colgono la verità intima dei soggetti. Il suo
stile, riconoscibile e immediato, unisce attenzione al dettaglio, calore umano
e una grande capacità di osservazione. Al centro della sua poetica si trovano
quasi sempre le persone: volti, gesti, momenti di vita ordinaria restituiti con
delicatezza e rispetto.
Pellacani ha partecipato a diverse
esposizioni collettive nell’area bolognese e ha contribuito nel tempo alla
crescita culturale della parrocchia, offrendo opere, collaborazioni e sostenendo
attività artistiche e sociali. La sua presenza è stata per anni un punto di
riferimento, non solo per il talento, ma anche per la disponibilità, la
curiosità e il legame profondo con il territorio.
Alla sua scomparsa, nel 2016, la comunità lo ha ricordato come un uomo gentile, ironico e appassionato, capace di trasformare un tratto di matita o una pennellata in un racconto. La mostra odierna vuole essere non solo un tributo alle sue opere, ma anche un modo per trasmettere alle nuove generazioni il valore della creatività come strumento di memoria e identità collettiva.
1 commento:
..."La vendita delle opere contribuirà a sostenere le attività parrocchiali,"...
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