Promossa da Disarma per denunciare le scelte della Legge di Bilancio del governo Meloni. “Più soldi alle armi, meno a sanità, scuola e diritti sociali”.
da Dante Franchi
Nasce oggi “Disarma
la Finanziaria”, la nuova campagna nazionale promossa dalla rete Disarma per denunciare la “deriva di riarmo e
austerità” contenuta nella Legge di
Bilancio varata dal governo Meloni.
Secondo i promotori, la manovra “sceglie di investire sempre più in armi e
sempre meno in diritti, welfare, scuola, cultura e sanità, mentre precarietà e
disuguaglianze aumentano nel Paese”.
“È una manovra che tradisce i bisogni reali della società – spiegano in una nota Claudio Grassi e Linda Santilli, portavoce della campagna –. Il governo va nella direzione opposta a ciò di cui c’è più bisogno: più pace, meno diseguaglianze, più futuro”.
La campagna, che prenderà forma nei
prossimi giorni con iniziative sui territori, punta a coinvolgere associazioni, reti sociali, cittadine e cittadini
in una mobilitazione diffusa.
“Non possiamo restare immobili – scrivono i promotori –. Vogliamo costruire
momenti di conoscenza, confronto e denuncia politica in ogni città. Già 30
territori hanno aderito, e il numero è destinato a crescere.”
Chi desidera organizzare un’iniziativa
locale può scrivere a ilcoraggiodellapacedisarma@gmail.com.
La campagna è sostenuta da personalità
del mondo della cultura, della ricerca, dell’attivismo e dell’informazione,
da anni impegnate contro la guerra e la militarizzazione dell’economia.
La denuncia: “Una Legge di Bilancio
ingiusta e militarista”
Nel documento che accompagna
l’iniziativa, Disarma definisce la
manovra 2025 “un manifesto di ingiustizia sociale”.
“Dietro la retorica della
responsabilità e della crescita – si legge – si nasconde una realtà evidente:
più soldi per le armi, meno per le persone.”
Spese militari record
Secondo i dati diffusi dal movimento,
la spesa per il riarmo supera i 32
miliardi di euro, con un incremento di oltre il 20% rispetto alle ultime due leggi di bilancio.
Nel 2026 arriverà a 32,4 miliardi,
mentre in dieci anni l’aumento complessivo sarà stato di 12,5 miliardi (+63,8%).
Inoltre, il governo prevede di attingere al fondo europeo SAFE per altri 14,9 miliardi nel triennio 2026-2028, sempre destinati
al riarmo.
Austerità e tagli
La manovra vale 18,5 miliardi ma
genera un deficit inferiore agli 800 milioni: “una delle più restrittive della
storia repubblicana”, sostengono gli attivisti. Nove miliardi arrivano da tagli
diretti alla spesa pubblica, “mentre sanità, scuola e lavoro continuano a
essere impoveriti”.
Banche e imprese favorite
Il comunicato sottolinea che nessun contributo straordinario è richiesto a
banche e assicurazioni, i cui profitti nel 2024 hanno superato i 50
miliardi di euro. Gli istituti di credito beneficiano anzi di un’aliquota
ridotta al 27,5% sugli extraprofitti.
Alle imprese vanno 8 miliardi in
tre anni, mentre “non è previsto alcun adeguamento dei salari all’inflazione”.
Pressione fiscale in aumento
La pressione fiscale salirà dal 41,4%
al 42,6% del PIL nel 2025, con un aggravio stimato in 50 miliardi di euro. A
pagarne il prezzo, sottolinea Disarma, “sono lavoratori, lavoratrici e
pensionati”.
Tagli a sanità, pensioni e
investimenti
La spesa sanitaria pubblica scende al 6,3% del PIL, contro
il 7,5% del 2021, portando l’Italia sotto la soglia minima raccomandata
dall’OMS.
Gli investimenti pubblici
restano fermi al 3,4% del PIL, mentre la legge spinge i nuovi assunti verso fondi pensione privati, favorendo la
finanziarizzazione del sistema previdenziale.
“Restituire centralità alla pace e
ai diritti”
La campagna Disarma la Finanziaria invita cittadini e associazioni a
unirsi per “contrastare la militarizzazione dell’economia e respingere le
politiche di austerità”.
“La guerra non devasta solo i
territori bombardati, ma anche le società europee che ne pagano le conseguenze
economiche – si legge nel documento –. L’ombra delle bombe ricade su di noi.”
I promotori chiedono al governo un cambio di rotta:
·
meno
armi, più sanità, scuola e cultura;
·
meno
austerità, più diritti e lavoro;
·
meno
profitti per pochi, più futuro per tutti e tutte.
“Restituiamo valore alla pace e al futuro delle persone – concludono Grassi e Santilli –. Serve l’impegno di tutte e tutti, con determinazione e speranza.”
10 commenti:
Ma smettila.
Concordo
Ineccepibile. Meno male che qualcuno si muove. Invito tutti a farsi parte attiva in questa campagna nazionale. Stanno rubando il futuro alle giovani generazioni, oltre a mortificare le meno giovani quando vivono del proprio lavoro.
Sono ormai decenni che il trend è questo. Dove eravate allora.
LA GUERRA PER PROCURA
Cosa è una guerra per procura?
È quando qualcuno fa combattere la propria guerra a qualcun altro.
Esempio: Gran Bretagna/USA fanno combattere la Russia all'Ucraina.
Ok, è appurato che siamo in stato di guerra, sotto assedio, sotto invasione.
Questa guerra si chiama annullamento della cristianità, annullamento della razza bianca, cancellazione degli europei, della loro cultura, della loro storia, delle loro tradizioni, della loro religione.
Chi la combatte?
L'Islam
Per chi la stanno combattendo?
Per i sionisti.
Non c'è altro.
Dante Franchi, ti sei chiesto perché la sinistra sta perdendo? nepotismo, nonché alla base vi sono delle mezze cartucce.
Perdendo? Cosa?
Illuminante.
Se mai fosse stata necessaria una conferma di quanto siano non solo sbagliate e ingiuste, ma persino pericolose le scelte contenute in questa legge di bilancio, questa conferma arriva direttamente da molti degli stessi commentatori.
Nessuno di questi cuor di leone, neppure celandosi dietro l'anonimato, ha potuto confutare un solo rigo di quanto scritto nel comunicato.
Grazie per aver confermato questi dati perciò.
Peccato però non comprendiate che anche voi sarete direttamente o indirettamente colpiti da questa grave manovra, dal momento che essa gravera' pesantemente sull'intero Paese.
Il Nepotismo è finito, oggi è di moda l'Amichettismo.
Sto alla finestra...
Posta un commento