venerdì 7 novembre 2025

Torna l’emergenza smog in Emilia: scattano le limitazioni al traffico

Bollino rosso da Piacenza a Modena, stop ai diesel fino a Euro 5. Misure anche in agricoltura.



Torna l’allarme smog sulla pianura emiliana. L’Arpae ha diffuso oggi un nuovo bollettino che segnala il superamento dei limiti di polveri sottili (Pm10) in diverse province della regione, facendo scattare il bollino rosso e le conseguenti misure emergenziali di limitazione alla circolazione.

A partire da domani, venerdì, e fino a lunedì prossimo – quando è previsto un nuovo aggiornamento – le restrizioni saranno in vigore nelle città di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. Restano invece “in verde” Bologna, Ferrara e le province romagnole, dove i livelli di inquinamento si mantengono al di sotto delle soglie di allerta.

Nel dettaglio, le misure prevedono lo stop alla circolazione per i veicoli diesel fino a Euro 5 e per gli altri veicoli a benzina, metano e Gpl fino a Euro 2, nella fascia oraria 8.30 - 18.30. Le limitazioni riguardano anche ciclomotori e motocicli non catalizzati.

Oltre alle restrizioni al traffico, sono previste altre disposizioni volte a ridurre le emissioni inquinanti, tra cui il divieto di spandimento dei liquami zootecnici senza l’adozione di tecniche a basse emissioni e il divieto di combustione all’aperto di residui vegetali.

Le condizioni meteo stabili e l’assenza di vento e pioggia stanno infatti favorendo l’accumulo di polveri sottili nella bassa pianura, un fenomeno che si ripete con regolarità nei mesi autunnali e invernali. Le autorità regionali invitano i cittadini a limitare l’uso dell’auto privata, preferendo mezzi pubblici o spostamenti sostenibili, e a ridurre il riscaldamento domestico.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Come tutti gli anni. Che novità. Chiedo ai politici di turno: cosa avete fatto fino ad ora?

Anonimo ha detto...

Analizzare la situazione non significa risolvere. Nemmeno l'euro5 (imposto) va più bene. Adesso vi attaccate ai barbcue, ai caminetti che bruciano legna...e altre amenità. La città più inquinata é Cremona con 60 mila abitanti. Volete le macchine elettriche ma non risolveranno il problema. La pianura padana è una "buca". Ai neonati ammalati di "bronchiolite" vengono proposti vaccini antivirus come cura. L'aria di Bologna fa "schifo " tutto l'anno. Irrespirabile tutto l'anno. E le province di Pacenza. Parma , Reggio, Modena e Bologna sono le altre più inquinate in regione. Direi che di materiale da pensare non manca. E' dagli anni 90 che se ne parla ma sempre senza soluzioni

Anonimo ha detto...

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Smog nella pianura Padana: più casi di bronchiolite nei bambini

Come proteggere i bambini dall'inquinamento


Anonimo ha detto...

I casi di bronchiolite sono dovuti alla nebulizzazione di ammoniaca "AD-BLU" emessa dai diesel di ultimissima generazione, i carburanti nuovi intossicano di più dei vecchi, stagnando ai bassi livelli colpiscono di più i bambini perchè camminano alla stessa altezza. Il problema delle auto che inquinano si può risolvere vietando le auto di grossa cilindrata da 2000 in su e lasciando libera circolazione a tutte le altre, senza discrimine di categoria euro. Negli anni 80 erano pochissime le auto di grossa cilindrata, con solo quelle avevamo già un bell'inquinamento, oggi sono tutte grosse e pompate, come poteva evolvere l'aria di bologna, se non in peggio?

Anonimo ha detto...

Qui tratta di risolvere i problemi non di demandarli al futuro. Siamo sempre alle centraline che ci dicono che l'aria è inquinata. Ma nessun amministratore competente fa qualcosa e produce risultati. Dicono e dicono ma non cambia mai niente.
Tutti gli anni vien fuori il problema. Di cosa stiamo parlando? Di niente.

Anonimo ha detto...

Siamo sempre e solo pieni di problemi "irrisolvibili"per colpa di chi non si sa.

Anonimo ha detto...

Affermazione un po discutibile...

Anonimo ha detto...

Grazie di cuore a chi ci ha obbligato di cambiare auto, a chi ci obbligato di cambiare stile di vita affermando che un auto (obbligatoria) risolveva i problemi. Adesso esiste l'elettrico. La manna del futuro