giovedì 6 novembre 2025

Monzuno, casolare appena venduto all’asta distrutto da un incendio

Denunciato l’ex proprietario: sul posto trovate bombole di gas


Un casolare appena venduto all’asta è andato completamente distrutto in un incendio divampato nella notte tra martedì 4 e mercoledì 5 novembre, nella località I Molinelli, tra Rioveggio e San Benedetto Val di Sambro.

L’allarme è scattato poco dopo l’una, quando alcuni residenti hanno segnalato un rogo in un edificio rurale disabitato. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Monzuno e Castiglione dei Pepoli, insieme ai carabinieri della Stazione di Vado. Dopo aver escluso la presenza di persone all’interno, i pompieri hanno lavorato per ore per contenere le fiamme, ma il casolare – costruito con travi e tetto in legno – è stato completamente distrutto: della struttura restano solo i muri portanti. Le operazioni di spegnimento si sono concluse solamente nel tardo pomeriggio di ieri.


L’immobile era stato pignorato e venduto all’asta nei giorni scorsi. Proprio nel pomeriggio successivo era previsto l’accesso degli ufficiali giudiziari per la consegna ai nuovi proprietari, un dettaglio che ha orientato sin da subito le indagini.


Sul luogo dell’incendio sono state ritrovate diverse bombole di gas, alcune in vista e altre nascoste dietro porte e pannelli. Gli investigatori ritengono che il rogo possa essere di natura dolosa, innescato proprio da una di queste bombole. Per chiarire la dinamica, ieri è intervenuto anche il Nucleo Investigativo Antincendio (NIA) dei Vigili del Fuoco, che ha effettuato rilievi tecnici e raccolto campioni di materiale.

L’ex proprietario, un 55enne, non era in casa al momento dell’incendio ma è stato rintracciato ore dopo dai carabinieri della Compagnia di Vergato su un autobus diretto a Bologna. Dopo essere stato ascoltato, è stato denunciato per incendio doloso. Le indagini proseguono per accertare i possibili moventi, anche di natura economica.

Sul posto è intervenuto immediatamente il sindaco di Monzuno, Bruno Pasquini, che ha partecipato alle operazioni di messa in sicurezza delle abitazioni vicine per evitare che le fiamme si propagassero agli edifici confinanti. “Una borgata antica e storica non potrà più essere recuperata – ha commentato – è un danno immenso per la nostra comunità. Ringrazio i vigili del fuoco per la rapidità dell’intervento e per la sicurezza garantita alle case vicine. Attendiamo gli sviluppi delle indagini.”

Il rogo non ha provocato feriti, ma ha lasciato dietro di sé solo macerie e una comunità scossa per la perdita di un pezzo della propria memoria.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Pignoramento...? E due...